Madame Sourdis e altri racconti

Madame Sourdis e altri racconti, di Émile Zola, qui tradotti per la prima volta in italiano da Paolo Fontana, con ampia prefazione di Pieluigi Pellini, completa la prima edizione italiana dei testi raccolti e usciti già nel 2014 col titolo Naïs Micoulin e altri racconti in questa stessa collana «Itaca Itaca».  Anche questo volume propone un’ampia e significativa scelta dei testi narrativi inediti che Zola dal gennaio del 1875 fino a dicembre del 1880, invia all’importante rivista liberale sanpietroburghese, «Viestnik Evropy» («Il Messaggero d’Europa»). Si tratta dei racconti di Zola che Roger Ripoll, l’editore dei racconti zoliani nella prestigiosa «Bibliothèque de la Pléiade», ha raggruppato nel 1976 nella sezione Contes et nouvelles 1875-1880. Tra questi sette racconti spicca “la bellissima Madame Sourdis, l’unico suo grande testo narrativo che Zola non ha mai raccolto in volume e che… da sola basterebbe a garantire a Zola un posto non di secondo rango fra gli autori di narrativa breve… una sorta di enciclopedia ironica e aporetica delle diverse teorie sull’arte, delle diverse rappresentazioni topiche dell’artista, che si contrappongono, spesso sovrapponendosi paradossalmente, nel discorso culturale del diciannovesimo secolo... Infine, la violenza sottesa ai rapporti di coppia, in cui la sopraffazione è norma, soprattutto se il vincolo matrimoniale unisce due personalità forti è uno dei tanti ambiti tematici in cui la letteratura dell’Ottocento – non solo naturalista – anticipa le più conturbanti scoperte della psicologia e della psichiatria del secolo successivo. Specificamente zoliana, invece, è l’intuizione dell’aggressività distruttrice e possessiva che può celarsi nell’apparente altruismo della bontà: sicché la portata di Madame Sourdis oltrepassa di molto i limiti di un sotto-genere, pure importantissimo, come il Malerroman” (dalla Prefazione di Pierluigi Pellini).

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