Il passeggero del Polarlys

Ancor prima che, in una nebbia glaciale, il Polarlys lasci il porto di Amburgo, il capitano Petersen fiuta la presenza di quello che i marinai chiamano il malocchio, e intuisce che non sarà uno dei soliti viaggi – anche se ci sono gli stessi ufficiali che conosce da anni, e l'abituale carico di macchinari, frutta e carne salata che in Norvegia verrà scambiato con uno di merluzzo, olio di foca e pelli di orso. Da subito, per dire, quell'olandese di diciannove anni che la compagnia gli ha mandato come terzo ufficiale – un ragazzino, pallido e magro nella sua uniforme impeccabile, appena uscito dalla scuola navale – non gli piace granché. E ancor meno gli piace il vagabondo che il capo macchinista ha raccattato sul molo per sostituire un carbonaio malato. Così come non può non preoccuparlo il fatto che uno dei cinque passeggeri sia scomparso nel nulla dopo essersi registrato. E soprattutto che tra quelli rimasti ci sia lei, Katia Storm: una specie di biondissima, filiforme, ambigua creatura, dotata di un guardaroba raffinato e di un fascino perturbante. Un'apparizione decisamente incongrua a bordo del tutt'altro che lussuoso Polarlys. Né gli eventi, anche sanguinosi, che si verificheranno a bordo via via che il mercantile si spingerà verso il buio e il gelo della notte polare saranno in grado di tranquillizzare il capitano...

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Georges Simenon

Minacce di morte e altri racconti (Gli Adelphi)

Minacce di morte e altri racconti (Gli Adelphi)

Alla fine degli anni Trenta, pur avendo dichiarato solennemente di non voler più scrivere polizieschi, Simenon, che ha un tenore di vita sempre più dispendioso e non è del tutto soddisfatto dei ritmi e delle tirature con cui il suo nuovo editore, Gaston Gallimard, manda in libreria i suoi romanzi, comincia a essere fortemente tentato dall’idea di richiamare in servizio il commissario Maigret – ...

Georges Simenon Adelphi
Colpo di luna (Biblioteca Adelphi)

Colpo di luna (Biblioteca Adelphi)

Ai bianchi, soprattutto a quelli giovani, fragili e sprovveduti come Joseph Timar, capita, quando arrivano nelle colonie, di prendere un «colpo di luna». Dell’Africa sanno solo quello che hanno letto nei libri, e credono di partire per la grande avventura. Ma allorché si trovano di fronte la faccia vera e torbida del mondo coloniale – da una parte la massa apatica, inafferrabile, minacciosa dei...

Georges Simenon Adelphi
Maigret: Le inchieste di Maigret (20 di 75) (Le inchieste di Maigret: romanzi)

Maigret: Le inchieste di Maigret (20 di 75) (Le inchieste di Maigret: romanzi)

Maigret accese la pipa, lasciò che il fiammifero bruciasse fino in fondo e poi si alzò chiamando: «Cameriere!». Ritto in mezzo alla sala con la sua mole imponente, aspettava il resto guardandosi tranquillamente attorno. «Dove andiamo?» gli chiese Philippe quando furono usciti. Maigret si voltò a guardarlo come se fosse stupito di trovarselo ...

Georges Simenon
La casa dei Krull

La casa dei Krull

La casa dei Krull è ai margini del paese; e loro stessi, in quanto tedeschi, sia pur naturalizzati, ne vengono tenuti ai margini. Sono gli stranieri, i diversi. Nella loro drogheria non si servono i francesi, ma solo i marinai che a bordo delle chiatte percorrono il canale. E quando proprio davanti a casa Krull viene ripescato il cadavere di una ragazza violentata e uccisa, i sospetti non ...

Georges Simenon
La verità su Bébé Donge (Gli Adelphi)

La verità su Bébé Donge (Gli Adelphi)

«Bébé! Che idea chiamarla Bébé!»: sono sposati da dieci anni, e François Donge non è ancora riuscito ad abituarsi a quel ridicolo soprannome che tutti, familiari e amici, hanno sempre usato per sua moglie. E sempre, tutti, aggiungono: «Che donna incantevole!», oppure: «Un pastello!», o ancora: «È più affascinante che mai!». Nessuno, e tanto meno lui, avrebbe potuto neanche lontanamente ...

Georges Simenon Adelphi
Senza via di scampo (Biblioteca Adelphi)

Senza via di scampo (Biblioteca Adelphi)

Se «la vecchia» ha proprio con lui, Vladimir, un rapporto così speciale, è perché loro due si somigliano: provano entrambi un profondo disgusto per tutto quanto li circonda, e la medesima pietà per se stessi. Due mascalzoni infelici, intrisi di amarezza e di cinismo, questo sono. Perciò, lasciando che gli scrocconi vaghino annoiati nella grande villa, Jeanne Papelier si ubriaca insieme a lui; ?...

Georges Simenon Adelphi