La città dove le donne dicono di no

La città di cui qui si racconta, Meridiano, a detta dell’autore non esiste, eppure noi la sentiamo subito familiare. Una città dove le persone che si incontrano per strada non si salutano, ma emettono grugniti; dove tutti, prima o poi, compaiono sui quotidiani locali senza avere fatto nulla di importante; dove si fanno due Capodanni, uno per gli italiani, che hanno le loro piccole abitudini, e uno per i tedeschi, che hanno altre piccole abitudini non meno stravaganti (ma potrebbero essere gli abitanti della valle vicina, o i condomini del palazzo in fondo alla strada, o del piano di sopra). Una città dove le donne non si concedono e si passa molto tempo al caffè, e lì può capitare che si facciano incontri inaspettati, come quello con il signor K. e il signor P., un austroboemo e un francese che ci pare di avere già conosciuto e che si divertono a parlare del tempo sotto lo sguardo complice di Xavierito, cameriere poliglotta. Una città dove di tanto in tanto appare una Madonna che ride, ma anche il Golem.
Più che una città una leggenda.
Un luogo d’odio e d’amore che Alessandro Banda, sarcastico e imprevedibile, feroce e dolce, ci restituisce con guizzante invenzione verbale. Lasciando che la nostra demenza quotidiana regni insieme alla parte migliore che c’è in noi, qualche volta.

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