Macbeth: Il rosso il nero... e il gotico (I grandi classici del romanzo gotico)

Dopo una vittoriosa battaglia, il prode Macbeth si imbatte in tre streghe che gli predicono un destino straordinario che lo condurrà sul trono di Scozia. Sospinto dall’ambizione di sua moglie, Macbeth uccide il re Duncan per prenderne il posto, facendo sì che si avveri la predizione delle streghe. Ma ben presto l'eroe sarà coinvolto in una spirale di omicidi che lo farà sprofondare, insieme alla moglie, nel baratro della follia. 
La visione allucinata di un pugnale fantasma, la comparsa delle streghe che svaniscono nel nulla, gli spettrali castelli di Forres, Inverness, Fife e Dunsinane, una serie di terribili apparizioni e predizioni: “Macbeth” offre un’ampia gamma di elementi in stile gotico. Sebbene il termine "gotico" non fosse d’uso comune al tempo in cui il dramma fu scritto e fino al diciottesimo secolo, le caratterizzazioni di Shakespeare in “Macbeth” ebbero una potente influenza sulla successiva letteratura gotica: il protagonista è un personaggio forte e crudele che anticipa una serie di eroi tirannici abituati a comandare tramite la forza e la paura, come ad esempio l’Heathcliff di Emily Brontë; così come Lady Macbeth precorre certe eroine nere, perverse e dannate della letteratura a venire. Tempeste e fulmini, quali elementi suggestivi e carichi di presagio, li ritroveremo anche in “Dracula” di Bram Stocker e in “Frankenstein” di Mary Shelley e nelle loro versioni cinematografiche.
“Macbeth”, però, non è solo gotico. È soprattutto un dramma sull’ambizione divorante, sul potere nefasto della dittatura e sul senso di colpa, una tragedia in rosso e in nero incentrata sul Karma e sul libero arbitrio, una delle più oscure, affascinanti e potenti di William Shakespeare.
 

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