Grazia Deledda


Il sigillo d'amore

Il sigillo d'amore

Aveva appena finito di predicare, il grosso frate barbuto, e se ne tornava al convento, anzi del convento già rasentava il muro dell'orto, di sopra del quale le nuvole bianche dei peri e dei susini in fiore lasciavano cadere una silenziosa nevicata di petali sul marciapiede deserto. Sul marciapiede opposto, di là dalla strada larga dove il sole già caldo sebbene al tramonto e un venticello che ...

Grazia Deledda
Il paese del vento

Il paese del vento

Nonostante tutte le precauzioni e i provvedimenti del caso, il nostro viaggio di nozze fu disastroso. Ci si sposò di maggio, e si partì subito dopo. Rose, rose, ci accompagnavano: le fanciulle le gettavano dalle loro finestre, con manciate di grano e sguardi d'invidia amorosa: la stazione ne era tutta inghirlandata; e rosseggianti anche le siepi della valle. Rose e grano: amore e fortuna: tutto...

Grazia Deledda
La casa del poeta

La casa del poeta

Avevamo cambiato di casa, - racconta la mia amica, - e si lavorava per mettere gli oggetti a posto. Nel salotto da pranzo, al piano di sopra, la serva, in mezzo a ondate di paglia e di pezzi di carta, tira fuori dalle ceste le scodelle e i piatti immersi nella segatura: pare una chioccia che dia vita ai suoi pulcini, e della chioccia ha pure il selvaggio senso di difesa quando Fausto e Billa, i...

Grazia Deledda
Il tesoro

Il tesoro

Viveva a Nuoro di Sardegna, verso la fine d'aprile del 1886, un uomo chiamato Salvatore Brindis, soprannominato Cane Ruju. Aveva circa cinquant'anni; era alto, corpulento, con barba folta e grigia, faccia rossa e occhi assai strani, torvi, iniettati di sangue, che a momenti, divenuti limpidi e quasi dolci, si rassomigliavano a quelli di un cane intelligente; e forse a quegli occhi e al suo ...

Grazia Deledda
Il nostro padrone

Il nostro padrone

In quel tempo, circa trent’anni or sono, da Macomer a Nuoro si viaggiava ancora in diligenza, e quasi sempre di notte. La strada era ben tenuta, ma poco frequentata e non sempre sicura; il vetturino, quindi, che era allora un vecchietto energico e dispettoso, aveva cura di frustare i cavalli, e se per caso si addormentava, dopo un attimo si svegliava di soprassalto, bestemmiando.

Grazia Deledda
Il dio dei viventi

Il dio dei viventi

Le cose erano andate come la famiglia Barcai sperava. Il fratello maggiore, Basilio, scapolo ma padre di un figlio illegittimo, era morto senza lasciare testamento. Così i suoi beni tornavano al fratello minore Zebedeo; il patrimonio Barcai si ricomponeva come ai tempi del vecchio nonno il quale aveva costretto due suoi figliuoli a farsi preti e una figlia a non prendere marito perché i suoi ...

Grazia Deledda
I giuochi della vita

I giuochi della vita

Da lunghi anni nessun fatto interessante turbava la pace dello stazzo [1] di Larentu Verre, quando accadde un avvenimento straordinario. Era una giornata calda di ottobre. Le donne, Coanna la vecchia serva e Millèna la giovane padrona, facevano il pane; zio Larentu era appena rientrato dai campi e se ne stava ritto vicino alla porta spalancata, accomodando la correggia di un fucile. - Io ho ...

Grazia Deledda
Il segreto dell'uomo solitario

Il segreto dell'uomo solitario

L'uomo che abitava la casetta solitaria laggiù fra la spiaggia e la brughiera, di ritorno dal suo solito viaggio al paese dove ogni tanto si provvedeva delle cose più necessarie alla vita, svoltando dalla strada provinciale al sentiero che conduce verso il mare, vide due uomini che misuravano coi loro passi un terreno attiguo al suo giardino. Subito si fermò, con un senso di curiosità misto a ...

Grazia Deledda
Dopo il divorzio

Dopo il divorzio

1904. In casa Porru, nella camera dei forestieri, c'era una donna che piangeva. Seduta per terra, vicino al letto, colle braccia sulle ginocchia rialzate e la fronte sulle braccia, ella piangeva singultando, scuotendo la testa come per significare che non ci era, non c'era più alcuna speranza. Le sue spalle rotonde, il suo dorso ben fatto, coperto dal panno giallo d'un corsetto stretto, s'...

Grazia Deledda
Fior di Sardegna

Fior di Sardegna

Siamo in Sardegna, nella parte montuosa della Sardegna, in una piccola città che ci contenteremo di chiamare solo X***, benchè nella carta sia segnata con un nome assai sonoro e lungo. X*** possiede la sua brava passeggiata, le sue piazze, esenti ancora di fontane di marmo, e di statue, i suoi caffè splendidissimi, il suo club, e qualche volta anche a intervalli di due o tre anni, si permette ...

Grazia Deledda
Canne al vento

Canne al vento

La vita passa e noi la lasciamo passare come l'acqua del fiume, e solo quando manca ci accorgiamo che manca. (cap. XII)

Grazia Deledda
Cosima

Cosima

La casa era semplice, ma comoda: due camere per piano, grandi, un po' basse, coi pianciti e i soffitti di legno; imbiancate con la calce; l'ingresso diviso in mezzo da una parete: a destra la scala, la prima rampata di scalini di granito, il resto di ardesia; a sinistra alcuni gradini che scendevano nella cantina. Il portoncino solido, fermato con un grosso gancio di ferro, aveva un battente ...

Grazia Deledda
Ferro e fuoco

Ferro e fuoco

Un preistorico rito, oltre a quello di fare il pane in casa, voleva mia madre, nella nostra casa di Nuoro, segnare alle sue farfallesche figliuole. Questo rito era venuto dalle montagne della Barbagia fin dai tempi in cui all’ansito dei puledri selvaggi si univa quello degli indomiti cavalieri Iliensi. Si trattava di assistere al sacrifizio del maiale e manipolarne le carni e i grassi fumanti. ...

Grazia Deledda
Elias Portolu

Elias Portolu

Giorni lieti s'avvicinavano per la famiglia Portolu, di Nuoro. Agli ultimi di aprile doveva ritornare il figlio Elias, che scontava una condanna in un penitenziario del continente; poi doveva sposarsi Pietro, il maggiore dei tre giovani Portolu. Si preparava una specie di festa: la casa era intonacata di fresco, il vino ed il pane pronti; pareva che Elias dovesse ritornare dagli studi, ed era ...

Grazia Deledda
Anime oneste

Anime oneste

Dopo la morte della vecchia donn'Anna, sistemati gli affari, Paolo Velèna prese con sè la piccola nipote e, com'era stabilito, la condusse ad Orolà, presso la sua famiglia. Orolà è una piccola sotto-prefettura sarda, nella provincia di Sassari. Città fiorentissima sotto i Romani, decaduta poi per le scorrerie dei Saraceni, risorse sotto il dominio dei Barisone, giudici o re di Torres, e si ...

Grazia Deledda
Annalena Bilsini

Annalena Bilsini

Per San Michele la famiglia Bilsini cambiò di casa ed anche di terra. Era una famiglia numerosa: cinque figli maschi, la madre vedova, e uno zio di lei, che, sebbene mezzo paralitico e senza un soldo di suo, poteva dirsene il capo. Appunto per i consigli dello zio Dionisio, i Bilsini avevano venduto la loro piccola proprietà per prendere in affitto un vasto fondo, già antico feudo gentilizio ...

Grazia Deledda
Marianna Sirca

Marianna Sirca

Con stile realistico e semplice Grazia Deledda ci conduce in un universo arcaico dominato da una rigida divisione in classi della società – padroni, servi, banditi – ma attraversato da sentimenti e passioni spesso incontenibili. La possidente Marianna e il giovane bandito Simone si muovono in un ambiente rurale, caratterizzato dal paesaggio aspro della Sardegna montana: la Serra nuorese. La “...

Grazia Deledda
Dopo il divorzio: con schede illustrative

Dopo il divorzio: con schede illustrative

Dopo il divorzio è un romanzo speciale, che prende spunto da un fatto poco noto: nel 1902 il governo Zanardelli emanò una direttiva (cui non fu dato seguito) che prevedeva per la prima volta la possibilità di divorziare in Italia in tre casi: adulterio, lesioni del coniuge, condanna grave. Da qui prende spunto la narrazione di Deledda che immagina come il divorzio va a cambiare le vite dei ...

Grazia Deledda
Il nonno

Il nonno

Comprende dodici testi pubblicati negli anni che vanno dal 1899 al 1908. La raccolta appare disomogenea e i vari testi si differenziano fra loro nell’impostazione, nei procedimenti narrativi, nei temi e nell’ambientazione. Per esempio, c’è l’alternanza di ambientazione sarda a contesti continentali. Le novelle documentano una fase di passaggio, dove la fonte principale di ispirazione rimane la ...

Grazia Deledda
Il vecchio e i fanciulli

Il vecchio e i fanciulli

Il titolo rimanda al rapporto tra il vecchio Ulpiano Melis, ricco pastore, e i fanciulli che in realtà sono degli adolescenti: la nipote Francesca di 15 anni e il servo pastore Luca di 16. La vicenda si svolge nella Sardegna del ’15-’18. La storia è dipanata in un anno e mezzo in cui Ulpiano Melis e la sua famiglia affrontano l’alternarsi di sentimenti quali il rancore, l’odio, l’amore e la ...

Grazia Deledda
Il flauto nel bosco

Il flauto nel bosco

La raccolta, opera di Grazia Deledda, Premio Nobel per la letteratura, comprende novelle ambientate tra la Sardegna e i luoghi di villeggiatura preferiti dalla scrittrice, in particolare la costa romagnola. In altre novelle figura una Roma insolita, di periferia, animata da un firmamento tessuto da personaggi così reali da apparire archetipi fiabeschi.

Grazia Deledda
Racconti di Natale

Racconti di Natale

Evviva! Arriva Natale! Esiste una festa più bella? Ci sono le vacanze e le grandi riunioni di famiglia, i regali che è bello aspettare oltreché ricevere, i giochi insieme agli amici e ai parenti e qualche storia sui Natali di un tempo che nonni e zii raccontano con un po' di nostalgia. Anche i grandi autori della letteratura italiana raccolti in questo volume ci raccontano il Natale di un tempo...

Grazia Deledda
Il Dio dei viventi

Il Dio dei viventi

Zebedeo nasconde il testamento di Basilio, suo fratello maggiore defunto, per mantenere all’interno della sua famiglia l’eredità che spetterebbe al piccolo nipote Salvatore, figlio illegittimo del fratello. Però Zebedeo non riuscirà mai a liberarsi del senso di colpa per il misfatto compiuto. Incontrerà, in seguito, Lia, la madre di Salvatore e ex-amante del fratello, offrendosi di sostenere ...

Grazia Deledda
Il vecchio e i fanciulli

Il vecchio e i fanciulli

Da cinque mesi il vecchio proprietario Ulpiano Melis cercava inutilmente un servo per il suo ovile: tutti erano alla guerra, ed i padroni che ancora ne avevano uno, si guardavano bene dal lasciarselo pigliare. Durante l’inverno, il vecchio Ulpiano aveva fatto tutto da sé, nell’ovile, ma con l’avvicinarsi della buona stagione e lo sgravarsi delle pecore, la cosa diventava sempre più difficile: ...

Grazia Deledda
Stella d'oriente

Stella d'oriente

Non ostante i suoi quarant’anni vicini, la marchesa Anna di Oriente era ancora una bellissima donna, alta, bionda dalla carnagione di neve e gli occhi grandi e grigi con riflessi d’oro. E poi che chic nella sua persona dalle forme stupende, dalla vita lunga, elegantemente sottile e soprattutto nelle sue mani di cui è impossibile darvi un’idea.

Grazia Deledda

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