I migliori libri di Narrativa contemporanea

La promessa
Dopo aver accettato un incarico strettamente riservato, Elvis Cole si mette sulle tracce di una madre sconvolta dal dolore e misteriosamente scomparsa. In una notte di pioggia incessante, la sua ricerca lo conduce nei pressi di una casa come tante a Echo Park, Los Angeles, dove le sue indagini incroceranno quelle dell'agente del Dipartimento di Polizia Scott James e del suo cane poliziotto, ...
Robert Crais
Tutti i romanzi I. 1898-1919
DIECI ROMANZI DI ELIZABETH VON ARNIM PER LA PRIMA VOLTA DISPONIBILI IN UN SOLO EBOOK. « Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim ... Straordinaria. » Edmund de Waal, autore di Un’eredità di avorio e ambra « Una folla di raffinati lettori ha scoperto a poco a poco i romanzi di questa scrittrice ironica, spregiudicata, fuori da ogni corrente letteraria, spesso crudelissima nel ...
Elizabeth von Arnim
Tutti i romanzi II. 1920-1940
DIECI ROMANZI DI ELIZABETH VON ARNIM PER LA PRIMA VOLTA DISPONIBILI IN UN SOLO EBOOK. « Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim ... Straordinaria. » Edmund de Waal, autore di Un’eredità di avorio e ambra « Una folla di raffinati lettori ha scoperto a poco a poco i romanzi di questa scrittrice ironica, spregiudicata, fuori da ogni corrente letteraria, spesso crudelissima nel ...
Elizabeth von Arnim
Il Fantasma: Un romanzo sulla malavita di Boston
Talia Sono sempre stata un uccello . In gabbia in una prigione o nell’altra, quando l’unica cosa che ho sempre voluto era volare via. Venduta. Picchiata. Affamata. Drogata. Niente mi spaventa più. Finché non ho conosciuto lui. Fa sparire il torpore. È pericoloso per me. Questo non ha nulla a che fare con il suo stile di vita mafioso e tutto a che fare con ciò che offre. Una prigione dorata. ...
A. Zavarelli
Piccoli gorghi
Quello che se la passava male era Mùnnino, poveraccio, di cui la madre si sbarazzava il più che poteva; la mattina lo mandava a scuola con un pezzo di pane sotto il braccio, e nel pomeriggio gli faceva trovar la porta chiusa. Mùnnino che c'era abituato, infilava i quaderni nella gattaiola e s'avviava verso la via Amarelli dove c'era la pergola di padre Nibbio; s'accoccolava su uno scalino, coi ...
Maria Messina
Uno, nessuno e centomila
Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla base di tutta la sua grande opera teatrale. Vitangelo Moscarda si convince improvvisamente che l'uomo non è "uno", ma "centomila"; vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene ...
Luigi Pirandello
Lazzaro
Giardino pènsile in casa di Diego Spina. La casa antica, modesta è a sinistra (dell'attore). Se ne vede di taglio la facciata, con un rustico portichetto spiovente, sorretto da colonnette, sotto il quale si vedono gli usci che immettono nelle stanze a terreno. Alto poco più d'un metro è in fondo un muro di cinta, rozzo, imbiancato di calce, con una cresta di pezzetti di vetro. A metà di questo ...
Luigi Pirandello
Quando si è qualcuno
Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.
Luigi Pirandello
Ludi africani
È il 1913. Ernst Jünger, diciottenne, fugge da scuola, acquista una rivoltella, attraversa in treno il confine con la Francia presentandosi a un ufficio di reclutamento della legione straniera a Verdun. Poco tempo dopo eccolo in viaggio, con rissosi compagni, per Marsiglia; di qui l’imbarco per la costa africana. Il giovanissimo Jünger passerà sei settimane nella legione, chiudendo la sua fuga ...
Ernst Jünger
Il guinzaglio
La storia di rapine che si andava svolgendo sul telaio interessava tutta la platea; ma gli «intellettuali» erano venuti, come le altre sere, per sentire Marullo – o meglio il maestro Marullo – che suonava all’«Edison» per l’ultima volta. Anche dalle poltrone certuni battevano le mani, col ritorno della luce e del silenzio, mentre i ragazzi applaudivano le figure della pellicola: e gli applausi ...
Maria Messina
Tutte le poesie
Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.
Luigi Pirandello
I figli dell'uomo sapiente
C'era una volta un uomo che si credeva d'essere sapiente. In che consistesse la sua sapienza, forse non l'avrebbe saputo dire neanche lui. Leggeva giorno e notte in certi suoi libracci, ed era convinto di conoscere benissimo tutto il mondo perchè lo studiava attentamente su un globo di cartapesta. Egli viveva solo solo in una casa posta fuori della città perchè sdegnava la compagnia. Secondo ...
Maria Messina
L'amore negato
La piazza di Santa Maria, un po’ isolata, non aveva niente di bello. Pure Miriam passava volentieri quasi l’intera giornata a lavorare fitto fitto davanti la finestra bassa che si apriva proprio di faccia alla chiesa. Mentre infilava l’ago o cercava le forbicine da ricamo dentro il cestino si divagava per qualche minuto a dare un’occhiatina fuori.
Maria Messina
La nuova colonia
La taverna di Nuccio d’Alagna nella calata del porto d’una città marinara del Mezzogiorno. La parete di fondo è divisa in due parti che formano in mezzo un breve angolo. Nella parte sinistra, che rientra in quest’angolo, è inserita un’alta e stinta scaffalatura con polverose bottiglie di liquori, d’ogni colore, allineate sui palchetti. Davanti alla scaffalatura, un banco di méscita, di quelli ...
Luigi Pirandello
L'umorismo
Alessandro D'Ancona, in quel suo notissimo studio su Cecco Angiolieri da Siena, dopo aver notato quanto vi sia di burlesco in questo nostro poeta del sec. XIII, osserva: «Ma per noi l'Angiolieri non è soltanto un burlesco: bensì anche, e più propriamente, un umorista. E qui i camarlinghi della favella ci faccian pure il viso dell'arme, ma non pretendano di dire che in italiano bisogna ...
Luigi Pirandello
I giganti della montagna
Villa, detta «La Scalogna», dove abita Cotrone coi suoi Scalognati. Alto, quasi nel mezzo della scena in quel punto soprelevata, e un cipresso ridotto per la vecchiaia, nel fusto, come una pertica e, su in cima, come una spazzola da lumi.
Luigi Pirandello
Il brasiliano
Una storia di vendetta e regolamento di conti tra Londra e Parigi, sull'oceano e in ambasciate, all'inseguimento di un brasiliano misterioso, un crescendo di intrecci e colpi di scena che terranno il lettore ancorato alla sedia.
Edward Phillips Oppenheim
Personcine
Ciascuna stagione portava fiori nei due balconi dove sbocciavano margherite doppie, vividi gerani color di ceralacca e gerani bianchi purissimi; giunchiglie dorate, garofani meravigliosi e grandi viole dalla faccia di donnine invecchiate; e poi rose e rose: rose in tutte le sfumature dell'avorio che si arrampicavano fin sotto la ringhiera del balcone del verificatore di pesi e misure, e che lui...
Maria Messina
La casa nel vicolo
Nicolina cuciva sul balcone, affrettandosi a dar gli ultimi punti nella smorta luce del crepuscolo. La vista che offriva l'alto balcone era chiusa, quasi soffocata, fra il vicoletto, che a quell'ora pareva fondo e cupo come un pozzo vuoto, e la gran distesa di tetti rossicci e borraccini su cui gravava un cielo basso e scolorato. Nicolina cuciva in fretta, senza alzare gli occhi: sentiva, come ...
Maria Messina
Mal giocondo
Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.
Luigi Pirandello
Ma non è una cosa seria
Sala da pranzo della Pensione Torretta. – Grande tavola apparecchiata nel mezzo della scena per il pranzo. Altri tavolini con tovaglie e qualche portafiori. Nella parete di fondo, due usci con tende verdi a frange giallo d'uovo; quello a destra è la comune, quello a sinistra introduce nella camera occupata da Grizzoffi. Tra i due usci, monumentale credenza – vecchio arnese di rivendita – con ...
Luigi Pirandello
L'uomo vestito di marrone
Ann Beddingfield è una ragazza priva di mezzi ma dotata di uno straordinario sangue freddo e di un fortissimo amore per l'avventura. L'occasione per far emergere questi aspetti del suo carattere arriva quando, dopo aver assistito a un mortale incidente in metropolitana, Ann riesce a scorgere alcuni indizi sfuggiti alla polizia. Cercando di mettere a frutto la sua scoperta per fare strada nel ...
Agatha Christie
Il turno
Giovane d'oro, sì sì, giovane d'oro, Pepè Alletto! — il Ravì si sarebbe guardato bene dal negarlo; ma, quanto a concedergli la mano di Stellina, no via: non voleva se ne parlasse neanche per ischerzo. — Ragioniamo! Gli sarebbe piaciuto maritar la figlia col consenso popolare, come diceva; e andava in giro per la città, fermando amici e conoscenti per averne un parere. Tutti però, sentendo il ...
Luigi Pirandello
La morsa
Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.
Luigi Pirandello