Piccoli gorghi
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Altri libri di Maria Messina

Un idillio letterario inedito verghiano
Illustre Signor Verga, InviandoLe il mio primo libro, speravo che Ella lo leggesse, ma non osavo aspettarmene un giudizio suo. Ò cominciato con tante titubanze, e così sola, che temevo che i miei poveri villani – già studiati con tanto amore – messi nel «libro» e mandati in giro sarebbero stati mal visti, forse appena guardati, e per niente capiti come io avevo voluto rappresentarli.
Maria Messina
Il guinzaglio
La storia di rapine che si andava svolgendo sul telaio interessava tutta la platea; ma gli «intellettuali» erano venuti, come le altre sere, per sentire Marullo – o meglio il maestro Marullo – che suonava all’«Edison» per l’ultima volta. Anche dalle poltrone certuni battevano le mani, col ritorno della luce e del silenzio, mentre i ragazzi applaudivano le figure della pellicola: e gli applausi ...
Maria Messina
I figli dell'uomo sapiente
C'era una volta un uomo che si credeva d'essere sapiente. In che consistesse la sua sapienza, forse non l'avrebbe saputo dire neanche lui. Leggeva giorno e notte in certi suoi libracci, ed era convinto di conoscere benissimo tutto il mondo perchè lo studiava attentamente su un globo di cartapesta. Egli viveva solo solo in una casa posta fuori della città perchè sdegnava la compagnia. Secondo ...
Maria Messina
L'amore negato
La piazza di Santa Maria, un po’ isolata, non aveva niente di bello. Pure Miriam passava volentieri quasi l’intera giornata a lavorare fitto fitto davanti la finestra bassa che si apriva proprio di faccia alla chiesa. Mentre infilava l’ago o cercava le forbicine da ricamo dentro il cestino si divagava per qualche minuto a dare un’occhiatina fuori.
Maria Messina
Personcine
Ciascuna stagione portava fiori nei due balconi dove sbocciavano margherite doppie, vividi gerani color di ceralacca e gerani bianchi purissimi; giunchiglie dorate, garofani meravigliosi e grandi viole dalla faccia di donnine invecchiate; e poi rose e rose: rose in tutte le sfumature dell'avorio che si arrampicavano fin sotto la ringhiera del balcone del verificatore di pesi e misure, e che lui...
Maria Messina
La casa nel vicolo
Nicolina cuciva sul balcone, affrettandosi a dar gli ultimi punti nella smorta luce del crepuscolo. La vista che offriva l'alto balcone era chiusa, quasi soffocata, fra il vicoletto, che a quell'ora pareva fondo e cupo come un pozzo vuoto, e la gran distesa di tetti rossicci e borraccini su cui gravava un cielo basso e scolorato. Nicolina cuciva in fretta, senza alzare gli occhi: sentiva, come ...
Maria Messina