I giganti della montagna. Con espansione online (annotato) (I Grandi Classici della Letteratura Italiana Vol. 57)

L’edizione si caratterizza per la sua dimensione nativa digitale. Testi e commenti sono infatti arricchiti da tutta una serie di link multimediali che rimandano a risorse disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film). Dunque un ebook che aspira a fornire un’esperienza di fruizione, e una lettura interpretativa, realmente nuova e originale, grazie a tutta una serie di stimolanti (e a volte anche sorprendenti) espansioni online.

I Giganti della montagna è l’ultimo dei miti di Pirandello, e costituisce una sorta di testamento artistico, una summa di tutta la sua poetica. Una riflessione finale sulla vita, il sogno, e la missione salvifica dell’arte. È un’opera incompiuta, e anche questo contribuisce a renderla straordinariamente affascinante e moderna, aperta a una pluralità infinita di letture.

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I giganti della montagna

I giganti della montagna di Luigi Pirandello

Villa, detta «La Scalogna», dove abita Cotrone coi suoi Scalognati. Alto, quasi nel mezzo della scena in quel punto soprelevata, e un cipresso ridotto per la vecchiaia, nel fusto, come una pertica e, su in cima, come una spazzola da lumi.

Ma non è una cosa seria

Ma non è una cosa seria di Luigi Pirandello

Sala da pranzo della Pensione Torretta. – Grande tavola apparecchiata nel mezzo della scena per il pranzo. Altri tavolini con tovaglie e qualche portafiori. Nella parete di fondo, due usci con tende verdi a frange giallo d'uovo; quello a destra è la comune, quello a sinistra introduce nella camera occupata da Grizzoffi. Tra i due usci, monumentale credenza – vecchio arnese di rivendita – con ...

Mal giocondo

Mal giocondo di Luigi Pirandello

Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.

Il turno

Il turno di Luigi Pirandello

Giovane d'oro, sì sì, giovane d'oro, Pepè Alletto! — il Ravì si sarebbe guardato bene dal negarlo; ma, quanto a concedergli la mano di Stellina, no via: non voleva se ne parlasse neanche per ischerzo. — Ragioniamo! Gli sarebbe piaciuto maritar la figlia col consenso popolare, come diceva; e andava in giro per la città, fermando amici e conoscenti per averne un parere. Tutti però, sentendo il ...

Ciascuno a suo modo

Ciascuno a suo modo di Luigi Pirandello

Siamo nell’antico palazzo della nobile signora Donna Livia Palegari, nell’ora del ricevimento, che sta per finire. Si vedrà in fondo, attraverso tre arcate e due colonne, un ricchissimo salone molto illuminato e con molti invitati, signori e signore. Sul davanti, meno illuminato, vedremo un salotto, piuttosto cupo, tutto damascato, adorno di pregiatissime tele, la maggior parte di soggetto ...

La morsa

La morsa di Luigi Pirandello

Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.