Tragedie greche: versione in prosa moderna di Francesco Rossi

Vittorio Alfieri (Asti 1749 – Firenze 1803) è stato il grande autore del teatro tragico italiano che rinnovò lo stile della tragedia e restituì forza e “nerbo alla nostra lingua – come scrisse Ugo Foscolo nel 1803, l’anno della sua morte – applicando sovente alle parole più comuni le antiche originarie significazioni onde riescono nuove ed efficaci”.
Egli alla fine del Settecento si impose con la sua straordinaria creatività e il suo “furore letterario” come “autore nuovo”, con opere profondamente diverse da quelle coeve, dotate di grande dignità letteraria che fecero il successo del grande drammaturgico presso i suoi contemporanei e lo collocarono, come stella di primaria grandezza, nel firmamento letterario italiano.
Due secoli di storia e di stratificazioni, avutesi con l’affermazione della lingua italiana nell’ottocento e nel novecento, hanno tuttavia appannato la “novità” della produzione alfierana e offuscato, in parte, la sua modernità.
Questa versione in prosa delle TRAGEDIE GRECHE di Vittorio Alfieri ad opera di Francesco Rossi, risulta pertanto quanto mai opportuna per cancellare quelle incrostazioni del tempo, con l’obiettivo di restituire vigore e vitalità alle sue tragedie più classiche: Agamennone, Antigone, Mirra, Oreste e Polinice.
Scopriremo così con piacevole sorpresa che questi componimenti tragici, presentati in una prosa lucida e snella, sono il frutto di un’arte sempre attuale, saldamente ancorata all’età classica, capace di proiettarsi nel nostro presente e nell’immediato futuro.

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