L'innocente

L'innocente (1892) pone al centro della trama l'amore ormai irrimediabilmente compromesso tra due coniugi e il loro assurdo tentativo di ritrovare una serenità di coppia.
Vittima, innocente appunto, della vicenda è un neonato frutto di una relazione extra coniugale avuta dalla moglie come risposta ai ripetuti tradimenti del marito. La cifra stilistica più che legata al decadentismo ci appare intrisa di sperimentalismo.
L'innocente, da cui Luchino Visconti trasse nel 1976 un convincente film, compone insieme a Il piacere e al Trionfo della morte il ciclo dei Romanzi della rosa.

Gabriele D’Annunzio, principe di Montenevoso, nasce a Pescara il 12 marzo 1863 ed è senza dubbio uno degli intellettuali più importanti del primo Novecento.
Scrittore e poeta di rara sensibilità, affiancò all’attività culturale la vita politica e militare. Conosciuto come il “Vate”, cioè il profeta, raggiunge la notorietà con il romanzo Il piacere (1889). Tra i massimi esponenti del decadentismo influenzò notevolmente anche la vita politica e civile italiana, finendo tra l’altro per anticipare attraverso la famosa impresa di Fiume il rapporto fra il “capo” e la massa, tipico del successivo fascismo; celebri in tal senso restano i suoi discorsi.
Muore a Gardone Riviera il primo marzo 1938.

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