La vita di Castruccio Castracani da Lucca (completo)
Dall’incipit del libro:
E’ pare, Zanobi e Luigi carissimi, a quegli che la considerano, cosa maravigliosa che tutti coloro, o la maggiore parte di essi, che hanno in questo mondo operato grandissime cose, e intra gli altri della loro età siano stati eccellenti, abbino avuto il principio e il nascimento loro basso e oscuro, o vero dalla fortuna fuora d’ogni modo travagliato; perché tutti o ei sono stati esposti alle fiere, o egli hanno avuto sì vil padre che, vergognatisi di quello, si sono fatti figliuoli di Giove o di qualche altro Dio. Quali sieno stati questi, sendone a ciascheduno noti molti, sarebbe cosa a replicare fastidiosa e poco accetta a chi leggessi; perciò come superflua la omettereno. Credo bene che questo nasca che, volendo la fortuna dimostrare al mondo di essere quella che faccia gli uomini grandi, e non la prudenza, comincia a dimostrare le sue forze in tempo che la prudenza non ci possa avere alcuna parte, anzi da lei si abbi a ricognoscere il tutto. Fu adunque Castruccio Castracani da Lucca uno di quegli; el quale, secondo i tempi in ne’ quali visse e la città donde nacque fece cose grandissime e, come gli altri, non ebbe più felice né più noto nascimento, come nel ragionare del corso della sua vita si intenderà. La quale mi è parso ridurre alla memoria delli uomini, parendomi avere trovato in essa molte cose, e quanto alla virtù e quanto alla fortuna, di grandissimo esemplo. E mi è parso indirizzarla a voi, come a quegli che più che altri uomini che io cognosca, delle azioni virtuose vi dilettate.
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