Adelphi - Pagina 9

Viaggio sentimentale
«La mia storia d’amore con la rivoluzione è profondamente infelice...» scrive a Gor’kij dalla Finlandia, dov’era fuggito per evitare l’arresto, Viktor Šklovskij. È il 15 aprile 1922. A Mosca si preparava il processo ai «socialrivoluzionari di destra», e Šklovskij aveva militato nelle cellule clandestine del Partito socialrivoluzionario. «Negli allevamenti di cavalli ci sono stalloni che ...
Viktor Šklovskij — Adelphi
Jacob Due-Due e il dinosauro
Jacob Due-Due è cresciuto. Il bambino che dice sempre tutto due volte perché la prima non lo sente mai nessuno adesso ha due per due per due anni. Ha cambiato casa, scuola e addirittura continente. E ha un nuovo amico molto particolare. Quando la sua vita sarà in pericolo, toccherà proprio a Jacob Due-Due difenderlo, e far sì che giunga sano e salvo alla meta... Arriva dalla preistoria la ...
Mordecai Richler — Adelphi
Jacob Due-Due contro Zanna Incappucciata
Jacob Due-Due è un bambino che ha due più due più due anni, e dice sempre ogni cosa due volte, perché con tutta la gente che abita a casa sua – due genitori, due fratelli e due sorelle grandi – la prima volta non lo sente mai nessuno. Direttamente dalla penna di papà Mordecai, la prima puntata di un lungo racconto sulla famiglia più disordinata, più rumorosa e più buffa del mondo.
Mordecai Richler — Adelphi
Jacob Due-Due agente segreto
Jacob Due-Due, il bambino che dice sempre tutto due volte perché la prima non lo sente mai nessuno, è qui alle prese con i mille travestimenti dell’agente segreto. Insieme a un nuovo e misterioso vicino di casa, il nostro eroe ricorrerà a trovate e trucchi ingegnosi per sventare i piani di chi vuol far venire il mal di pancia a tutta la scuola... Arriva dallo spericolato mondo degli 007 la ...
Mordecai Richler — Adelphi
Il tango
Il tango, è stato scritto, è «un pensiero triste che si balla». Ma la malinconia del tango, la sua natura di scena drammatica, di lamento amoroso, di ballo lento, languido e voluttuoso, sono legate al periodo in cui si afferma nelle capitali europee (a Parigi, anzitutto) e viene universalmente accettato. Un periodo che a Borges poco interessa, perché nulla ha a che vedere con le sue origini di ...
Jorge Luis Borges — Adelphi
Sulla Germania totalitaria
Nell’estate del 1932 Simone Weil, allora ventitreenne e militante della Sinistra, si trovò a Berlino. Erano gli ultimi mesi prima della presa del potere da parte di Hitler – e non molti al mondo si stavano rendendo conto della portata degli avvenimenti tedeschi. La Weil, sin dalle prime lettere dalla Germania, e poi in tutte le sue riflessioni sul regime hitleriano, mostrò invece una perfetta ...
Simone Weil — Adelphi
Incroci
A volte sembra che Tullio Pericoli scriva con la stessa matita che usa per disegnare – magari quel mozzicone minuscolo che tiene sempre pronto in tasca per ogni evenienza. Ma la matita di Pericoli è anche il suo contrario, una gomma che serve per cancellare tutto quanto appare superfluo. Lo dimostra questo libro, dove Pericoli schizza a memoria ventidue profili di persone che ha incontrato, e ...
Tullio Pericoli — Adelphi
Il castello dell’arsenico: e altri racconti
«Alle cinque ero là, come gli altri giorni... Stavo mandando giù un sandwich, e intanto mi guardavo intorno distrattamente... E a un tratto ho notato una donna che mi osservava sorridendo... «Non sono un dongiovanni, mi creda... Mi è sempre bastata mia moglie... «Ma quella lì... Mi sono subito chiesto che ci facesse in un locale così popolare... Le capita di andare al cinema, no?... Ha presente...
Georges Simenon — Adelphi
Lanciato dal pensiero
Il dialogo con l’India che soggiace a tutti gli scritti di René Daumal nasce quando a vent’anni decide di dedicarsi allo studio del sanscrito: ne scaturirà una personale «Grammatica sanscrita», assoluto capolavoro, che testimonia l’unicità e l’originalità della sua interpretazione del mondo indiano, da lui sempre restituito con la massima trasparenza. Il progressivo percorso di assimilazione e ...
René Daumal — Adelphi
Sonečka
Marina Cvetaeva conobbe l'attrice Sof'ja (Sonečka) Gollidej – il suo «più grande amore femminile» – alle soglie del 1919, il «più nero, pestilenziale, mortifero» degli anni postrivoluzionari, quando in una Mosca misera e affamata «si affratellò a una banda di commedianti»: gli attori allievi del Secondo Studio presso il Teatro d'Arte. Ventidue anni – ma con l'aspetto di una ragazza-bambina –, ...
Marina Cvetaeva — Adelphi