Adelphi - Pagina 26

'14 (Fabula)
Quando, il 1° agosto 1914, le campane suonano a martello annunciando la mobilitazione, nemmeno il mite, smarrito Anthime riesce a sottrarsi all'esultanza generale, alle discussioni febbrili, alle risate senza fine sovrastate da inni e fanfare. E poi – lo dice anche Charles con la consueta sicumera – è questione di quindici giorni al più, sarà una guerra lampo. Un ultimo, antinomico sguardo d'...
Jean Echenoz — Adelphi
Uomini del Novecento (Piccola biblioteca Adelphi)
Come schegge proiettate dall’esplosione di un secolo che si avvia facinorosamente alla fine sono le quarantadue microbiografie che compongono questo libro: vi troveremo i celebrati (Gandhi o Chaplin) e gli ignorati (Leonid Teljatnikov o Jacques Lusseyran), i decisivi ma non riconosciuti come tali (Montagu Norman o Rathenau) e gli esemplari per i vizi e le virtù più disparati (l’esoterico ...
Geminello Alvi — Adelphi
Diario (La collana dei casi)
A partire dal 1938, e fino alla morte, avvenuta nel luglio del 1973, Guido Morselli tenne un diario, dove annotava le sue riflessioni sui temi più svariati. Con il suo atteggiamento di eterno dilettante, che doveva poi rivelarsi, dopo la morte, un talento ben più saldo di quello di tanti suoi illustri contemporanei, Morselli prende spunto dalle sue letture, dagli incontri, dai fatti della sua ...
Guido Morselli — Adelphi
La notte (Biblioteca Adelphi)
Per lunghi anni, mentre «le autorità politico-religiose» erano «riunite in conclave estetico, per decidere se la letteratura» fosse «fatua o semplicemente criminosa», Giorgio Manganelli esplorò instancabilmente quella che qui viene definita «sostanza notte» – da non confondere con la «notte accidentale» che tutti conosciamo, «cosa senza paragone diversa». Una notte integra e compatta, che ha «...
Giorgio Manganelli — Adelphi
Le Alpi nel mare (Biblioteca minima)
In quattro schegge di prosa, una Corsica di luce e fantasmi, di natura e mito, che nessuno ha mai visto. L’ultimo e incompiuto vagabondaggio di Sebald.
W.G. Sebald — Adelphi
Yoshe Kalb (Biblioteca Adelphi)
Chi è l'uomo, assente e impenetrabile, che alla domanda «Chi sei?» dei settanta rabbini appositamente convenuti a Nyesheve dalle grandi città della Polonia russa e della Galizia risponde solo, con voce remota: «Non lo so»? Il sensibile, delicato Nahum, genero dell'onnipotente Rabbi Melech ed esperto di Qabbalah, tornato pressoché irriconoscibile a Nyesheve dopo quindici anni di un misterioso ...
I.J. Singer — Adelphi
Salons (Biblioteca Adelphi)
Nel 1986 l’editore Franco Maria Ricci sottopose allo sguardo di Giorgio Manganelli immagini disparate: tabacchiere e stemmi come celebri quadri e affreschi, vetri preziosi e fotografie, disegni e frammenti di templi. Immobile al suo tavolo di scrittore, Manganelli elaborava prosa sulla base di queste immagini, scriveva cronache di visite immaginarie come un nuovo Diderot che ci offra resoconti ...
Giorgio Manganelli — Adelphi
Confessioni (Piccola biblioteca Adelphi)
Quando Paul Verlaine, nel 1894, si mise a scrivere le sue "Confessioni", a dieci soldi per riga, era al tempo stesso il Principe dei Poeti, l’annunciatore glorioso della poesia maledetta, e una sorta di patetico barbone, che passava lunghe ore davanti all’assenzio nei caffè di Saint-Germain, fra un soggiorno e l’altro nelle desolate camere degli ospedali pubblici. Nei suoi cinquant’anni aveva ...
Paul Verlaine — Adelphi
Fedeli a oltranza: Un viaggio tra i popoli convertiti all'Islam (Gli Adelphi)
Nel 1995, Naipaul torna dopo circa vent’anni in quattro paesi sconvolti, in diversa misura, dal trionfo dell’Islam. In Indonesia, un’antica società pastorale ha lasciato il posto a una teocrazia governata dai grattacieli di Giakarta, dove i nuovi manager si genuflettono alla Mecca – ma senza perder d’occhio l’andamento, sullo schermo, dei corsi azionari. In Iran, l’ayatollah Khalkhalli, il ...
V.S. Naipaul — Adelphi
Lunario dell'orfano sannita (Piccola biblioteca Adelphi)
Fu un incontro micidiale e memorabile, quello fra la scrittura di Giorgio Manganelli e la realtà di tutti i giorni. Il fiammeggiante teorico della letteratura come essere autosufficiente e barricato in se stesso contro ogni pretesa della realtà investiva ora con temerarie incursioni ogni sorta di plaghe del mondo circostante – oltre tutto scegliendole dispettosamente fra quelle meno frequentate...
Giorgio Manganelli — Adelphi