La Certosa di Parma: Ediz. integrale (Grandi classici)
Pubblicato nel 1839, il romanzo La Certosa di Parma è ritenuto, insieme a Il rosso e il nero, il capolavoro di Stendhal. Vi si narrano le vicende di Fabrizio Del Dongo, figlio illegittimo di un’aristocratica milanese e di un ufficiale dell’armata napoleonica. Grande ammiratore di Napoleone, il giovane Fabrizio scappa per partecipare alla battaglia di Waterloo. Tornato in Italia, viene cacciato di casa dal padre e si rifugia a Parma da una zia, l’affascinante duchessa di Sanseverina, che nutre per lui sentimenti di simpatia e, forse, d’amore e che costituisce uno dei più bei personaggi femminili della letteratura ottocentesca. Qui Fabrizio Del Dongo intraprende brillantemente la carriera ecclesiastica, ma è costretto a fuggire dopo aver ucciso un rivale in un duello. Caduto in un’imboscata, viene rinchiuso nella torre Farnese. Proprio in prigione conoscerà l’amore… L’ambizione sfrenata, il desiderio di affermazione personale, l’amore per due donne di età differenti, la ricerca della felicità personale anche a dispetto delle sconfitte della storia, la celebrazione dell’energia e del coraggio sono i temi cari a Stendhal che si ritrovano in questo bellissimo romanzo.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Stendhal

La certosa di Parma
dall'incipit del libro: Questo racconto fu scritto nell'inverno del 1830, in luogo distante da Parigi trecento leghe. Molti anni prima, quando i nostri eserciti scorrazzavan l'Europa, il caso mi pose in mano un biglietto d'alloggio per la casa d'un canonico: s'era a Padova, fortunata città in cui, come a Venezia, godersi la vita è la prima e maggior occupazione e non lascia tempo a sdegnarsi di...
Stendhal
La Certosa di Parma (Einaudi tascabili. Classici Vol. 298)
Nella secolare disputa fra gli amanti di Stendhal che preferiscono Il rosso e il nero e quelli che preferiscono La Certosa di Parma (i rougistes e gli chartreux , come vengono chiamati in Francia), quasi a smentire la dedica che chiude il romanzo, «To the happy few», questi ultimi sono senza confronto i piú numerosi. Consacrato come capolavoro, a un anno ...
Stendhal,
La certosa di Parma (I Capolavori della Letteratura Europea)
"Il romanzo più bello del mondo" Italo Calvino Siamo negli anni delle conquiste napoleoniche. Il giovane marchesino Fabrizio del Dongo parte per la guerra al seguito dell’esercito del Bonaparte, sfidando, così, l’ira paterna. Da Waterloo passerà poi alla corte di Parma, prima di finire prigioniero in cima alla torre Farnese. Il romanzo ripercorre le sue peripezie epiche e amorose e le ...
Stendhal — Nemo Editrice
La legge del più forte nell'Ottocento
Nel corso dell’Ottocento la legge del più forte assume una configurazione più pervasiva e complessa rispetto al passato. L’avvento e lo sviluppo del liberalismo e del capitalismo, infatti, determinano una fluidificazione della società che alimenta nella maggior parte della persone il desiderio compulsivo di ricchezza e di status. Chi ha già, aspira ad avere di più, chi ha meno o non ha, a ...
Stendhal — Nilalienum Edizioni
La Certosa di Parma
L'amore coglie sfumature invisibili a un occhio indifferente e ne trae conseguenze infinite. (Libro Secondo – Capitolo XVIII)
Stendhal
La badessa di Castro
Il melodramma italiano ci ha mostrato così spesso i briganti del Cinquecento, e tanta gente ne ha parlato, senza conoscerli, che noi abbiamo intorno ad essi le idee più false. Si può dire, in generale, che i briganti costituirono l'"opposizione" contro gli atroci governi che in Italia succedettero alle repubbliche del Medioevo. Il nuovo tiranno fu di solito il più ricco cittadino della defunta ...
Stendhal