La fuga in Egitto

Dopo quaranta anni d'insegnamento nelle scuole elementari, il maestro Giuseppe De Nicola era andato a riposo e si disponeva a fare un viaggio.
L'antefatto è questo: in gioventù egli aveva adottato un ragazzo orfano, con la speranza di farne il suo successore nella scuola del paesetto natìo. Il ragazzo però preferiva la vita avventurosa: così gli era scappato di casa, e dopo tentati tutti i mestieri, da marinaio a facchino di porto, da cacciatore di camosci a guardia di dogana, aveva finito con l'incontrare e sposare la vedova di un padrone di barche, del quale l'eredità consisteva in una villa con strascico di vigne e poderi in riva all'Adriatico.

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Nel deserto

Nel deserto di Grazia Deledda

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Il dio dei viventi

Il dio dei viventi di Grazia Deledda

Le cose erano andate come la famiglia Barcai sperava. Il fratello maggiore, Basilio, scapolo ma padre di un figlio illegittimo, era morto senza lasciare testamento. Così i suoi beni tornavano al fratello minore Zebedeo; il patrimonio Barcai si ricomponeva come ai tempi del vecchio nonno il quale aveva costretto due suoi figliuoli a farsi preti e una figlia a non prendere marito perché i suoi ...

I giuochi della vita

I giuochi della vita di Grazia Deledda

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Anime oneste di Grazia Deledda

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La casa del poeta

La casa del poeta di Grazia Deledda

Avevamo cambiato di casa, - racconta la mia amica, - e si lavorava per mettere gli oggetti a posto. Nel salotto da pranzo, al piano di sopra, la serva, in mezzo a ondate di paglia e di pezzi di carta, tira fuori dalle ceste le scodelle e i piatti immersi nella segatura: pare una chioccia che dia vita ai suoi pulcini, e della chioccia ha pure il selvaggio senso di difesa quando Fausto e Billa, i...

Il tesoro

Il tesoro di Grazia Deledda

Viveva a Nuoro di Sardegna, verso la fine d'aprile del 1886, un uomo chiamato Salvatore Brindis, soprannominato Cane Ruju. Aveva circa cinquant'anni; era alto, corpulento, con barba folta e grigia, faccia rossa e occhi assai strani, torvi, iniettati di sangue, che a momenti, divenuti limpidi e quasi dolci, si rassomigliavano a quelli di un cane intelligente; e forse a quegli occhi e al suo ...