Meine Ehre Eisst Treue: Documenti di Weltanschauung e progetto rivoluzionario (Percorsi della Weltanschauung Vol. 11)
- Autore
- Autori Vari
- Editore
- Thule Italia Editrice
- Pubblicazione
- 21/03/2019
- Categorie
Fu anche una guerra terribilmente moderna nella sostanza con gli straordinari mezzi utilizzati. Soprattutto, e senza alcuna ombra di dubbio, si trattò di una guerra altamente ideologica e vissuta dai protagonisti come tale, perché venne combattuta, fino allo stremo delle forze, nel nome di concezioni del mondo assolutamente contrapposte tra loro, così irriducibilmente avverse da non lasciare intravedere altra soluzione che non fosse la vittoria totale o l'annientamento totale.
Le caratteristiche degli schieramenti in campo determinarono, in maniera più che evidente, il carattere fortemente ideologico dello scontro, tanto da far pensare alle vicende del conflitto come a una logica e tragica conclusione della "guerra europea dei trent'anni del XX secolo".
"Dieser Krieg ist ein weltanschaulicher Krieg" affermava, con estremo realismo e consapevolezza, la propaganda tedesca, proseguendo che non sarebbero mai venute meno le granitiche certezze di combattere per la sopravvivenza del popolo tedesco e per le grandi conquiste civili, sociali e culturali raggiunte dal Nazionalsocialismo di cui tutta l'Europa avrebbe beneficiato; combattere, quindi, non solamente per la Germania, ma per l'intera Civiltà europea.
Per affrontare una simile guerra occorrevano quindi uomini dalla tempra formidabile, altamente motivati e interiormente rinnovati. Soltanto i soldati politici della SS potevano assolvere a quel compito e affrontare le prove più terribili.
Sorti come la guardia del corpo della Rivoluzione, divennero presto la truppa ideologica della nuova Europa.
Attraverso la lettura di questi documenti di eccezionale valore si capiranno i fondamenti della loro formazione ideologica, la densità della loro Weltanschauung e si comprenderà ancor di più la sostanza squisitamente rivoluzionaria del Nazionalsocialismo.
Sulle fibbie dei cinturoni avevano impresso il motto "Il Mio Onore si chiama Fedeltà", ma per loro rappresentò molto di più di un nobilitante motto, perché significò incarnare un esemplare ed eroico stile di vita e di pensiero.
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