L’UOMO FOSSILE (Omaggio a Pierre Tisserand, cantautore del ventesimo secolo, discreto e bene educato)

«L’uomo fossile» è un omaggio di Mimmo Mòllica a Pierre Tisserand, cantautore del ventesimo secolo, discreto e bene educato. «L'uomo fossile», canzone qua tradotta da Mòllica, è il momento più alto del pubblico riconoscimento di Pierre Tisserand.
Composto nel 1966, «L'homme fossile» rimane uno dei brani più famosi di Pierre Tisserand. La canzone descrive la scoperta dei resti fossili di un uomo che gli studiosi prendono molto seriamente in considerazione come antenato del genere umano e ne studiano a fondo ogni particolare. Ne ricompongono le ossa, scomposte dalla picconata che ne ha tranciato il collo, e provvedono a ripulirne e ricomporre le singole ossa fino a ‘rimetterlo in forma’. L’essere così riscoperto acquista molto presto la celebrità di una ‘vedette’, la stampa ne enfatizza la notizia e i connotati e gli studiosi non mancano di attribuirgli un nome latino: Pithecanthropus erectus. Sarà egli stesso a rivelare la sua vera identità di uomo dell’era ‘ultramoderna’, impegnato nella corsa agli armamenti nucleari e perciò vittima della sua stessa ‘scienza’.

Pierre Tisserand è un cantautore francese, nato a Maisons-Alfort (Francia) il 17 febbraio 1936. Considerato un personaggio ‘atipico’, ha ottenuto il suo primo successo col brano Dis madame s'il vous plait (1971). Considerato il cantautore più discreto del panorama della musica e dei media francesi, dà un posto d'onore ai testi nelle sue canzoni, in cui la denuncia fa rima con potere. Pierre Tisserand è autore, compositore, interprete e scrittore. Ha fatto l’insegnante, il venditore a domicilio, ha frequentato il Petit Conservatoire de Mireille.

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