Il Drago e cinque altre novelle per fanciulli

— Uh! Il Drago!
Le due bambine, che s’erano messe a giocare presso il muricciolo del ponticello dove la zia le aveva appostate per chiedere l’elemosina ai passanti, alla vista del vecchio che arrivava a cavallo all’asino, s’erano subito rimesse a sedere, la maggiore sul muricciolo, la minore per terra; e ripetevano insieme sottovoce:
— Uh! Il Drago! Il Drago!
Don Paolo Drago — drago di nome e di fatto, diceva la gente — arrivato davanti a loro, si era fermato, trattenendo l’asino con una leggera tirata della cavezza.
— Che fate qui? — le sgridò; — tornate a casa, e dite a quella strega di vostra zia: Don Paolo non vuole che domandiamo l’elemosina! Tornate a casa.
E vedendo che le bambine non si movevano, fece una specie di grugnito minaccioso che le impaurì.
Infatti quella mattina finsero d’andare via zitte zitte, e allo svolto dello stradone si fermarono, aspettando che Don Paolo si fosse allontanato; poi, saltellanti, tornarono al loro posto, la maggiore sul muricciolo, la minore per terra: questa spettinata, scalza, con la camicia a brandelli; l’altra, scalza anche lei, ma un po’ più ravviata, col fazzoletto azzurro di cotone, a palline bianche, avvolto attorno alla testa.

Comprende le novelle: “Il Drago”, “La prima sigaretta”, “I padroncini”, “La Commissione”, “Aria! Moto!” e “Paura”.

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