Il mensile di Lupo Alberto 401: novembre 2018

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Prepotenti, arrabbiati, risentiti, insolenti, arroganti, astiosi, in una società che pare alimentare solo odio e violenza, coviamo ed esprimiamo rancore per tutto. Per il diverso, che sia di un altro paese, di un altro colore, di un altro sesso, di un'altra fede, di un'altra idea politica, perfino di un'altra squadra, tutto diventa motivo di scontro, alibi per tirar fuori istinti primordiali e nuova ferocia. Abbiamo disimparato la comprensione, la tolleranza, la solidarietà. Abbiamo dimenticato chi siamo e da dove veniamo. Vogliamo solo diritti, concessioni, riconoscimenti, perché vale la legge della prepotenza, del più forte, e tutto si deve avere, anche quando niente è dovuto. E invece basterebbe guardarsi intorno, vedere chi non ha niente, avere pietà per gli ultimi e recuperare quel brandello di umanità che forse è ancora dentro ognuno di noi, e imparare a dire grazie per tutto quello che comunque abbiamo. Grazie. Una piccola parola forse logora, ma che oggi può avere ancora un valore immenso.

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