Carlo Magno e Desiderio: la sconfitta dei longobardi

Carlo Magno e Desiderio: la sconfitta dei longobardi
Autore
Alessandro Manzoni
Editore
L'Universale
Pubblicazione
03/10/2018
Categorie
Questo scritto di Alessandro Manzoni non è un articolo giornalistico; esso comparve come antefatto nella tragedia “Adelchi”, pubblicata nel 1822, nella quale l’autore raccontava le drammatiche vicende del figlio dell’ultimo re dei longobardi Desiderio, riparatosi a Verona per fuggire al potente esercito di Carlo Magno che, dopo aver superato le Alpi, si spingeva velocemente verso sud, fagocitando tutto quello che incontrava sul suo cammino. Data l’importanza dell’evento, che mise fine al regno longobardo, e quella dell’autore, abbiamo deciso di inserirlo in questa collana riguardante il grande giornalismo italiano, considerandolo un prezioso elaborato informativo di natura storica. Tutto cominciò verso la metà del Settecento, quando sia Pipino il Breve, re dei franchi che aveva ereditato dal padre un esercito formidabile, che Astolfo, re dei longobardi, decisero di espandere i propri territori. Astolfo, coi suoi uomini carichi di armature, si avvicinava prepotentemente verso Roma e il papa, Stefano II, si rivolse a Pipino, il quale scese in Italia annientando le truppe del re longobardo e sconfiggendolo nel 756. In quello stesso anno Astolfo morì cadendo da cavallo e tra i due regni fiorirono quindici anni di pace. Ora, sotto le corone dei due regni, c’erano Carlo Magno e Desiderio, imparentati tra loro perché il primo sposò la figlia del secondo, la bella principessa Ermengarda. Ma il matrimonio durò soltanto un anno, e Carlo, determinato nell’abbracciare una politica ostile nei confronti dei longobardi, la ripudiò nell’anno 771, e scacciò la vedova di suo fratello Carlomanno, Gerberga, anch’essa figlia di Desiderio, la quale, insieme ai figli, tornò dal padre in Italia. I dissapori erano ormai cominciati e il re longobardo mosse un attacco verso Roma, costringendo il nuovo pontefice, Adriano, a chiedere l’aiuto di Carlo. Quest’ultimo, deciso ad annientare definitivamente l’ex suocero, nell’estate del 773 attraversò le Alpi col suo immenso esercito fatto di ferro, in un’impresa epica che ricordava quella di Annibale: “Ah, quanto è stato difficile il passaggio delle Alpi e con quanta fatica i franchi hanno superato quella catena di montagne inaccessibili, quei picchi alti fino al cielo e quelle rocce impervie”, scrisse Eginardo, il biografo di Carlo Magno. L’esercito dei franchi era diviso in due grandi armate. Una era comandata da Carlo, l’altra da suo zio Bernardo. Il primo varcò le Alpi al Gran San Bernardo, il secondo al Moncenisio. Desiderio attaccò Carlo, mentre il figlio Adelchi puntò verso Bernardo, soccombendo ai suoi soldati. Lo zio di Carlo, a quel punto, puntò verso Pavia, dove tutti i longobardi si rifugiarono per fuggire all’inseguimento dei franchi. Una volta entrati dentro la città chiusero le grandi porte e, in preda al terrore, si prepararono a sostenere l’assedio. Resistettero per dieci lunghi mesi ma alla fine, Carlo, riuscì ad espugnare la capitale longobarda. Questo memorabile evento, carico di passione e di eroismo, suscitò un grande interesse nei posteri, i quali arricchivano quei grandi momenti storici con dei particolari fantasiosi, facendoli diventare leggendari. L’assedio di Pavia ispirò l’immaginario collettivo e popolare così come fecero le grandi tragedie greche, e, data la sua epicità, il suo svolgimento tragico, il suo finale mitologico, il suo racconto veniva tramandato di generazione in generazione. Si raccontava che Desiderio salì sulla torre più alta di Pavia insieme a un nobile franco, Ogier il danese, e che, riparati su una finestrella che stava in cima, osservavano il potente esercito franco che si avvicinava. “Scendiamo giù e nascondiamoci sotto terra, per non vedere il furore d’un avversario così formidabile”, balbettò singhiozzando Desiderio. “Non ancora”, rispose Ogier che conosceva bene Carlo, “quando vedrai una messe di ferro spuntare nei campi, e il Po e il Ticino neri di ferro inondare le mura della città come i flutti del mare, allora forse vorrà dire che Carlo sta arrivando...

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Alessandro Manzoni

I Promessi Sposi (annotato)

I Promessi Sposi (annotato) di Alessandro Manzoni

Questa versione dei “I Promessi Sposi” aggiunge alla rivisitazione del 1840: la biografia di Alessandro Manzoni, Illustrazioni, un indice e dei caratteri migliorati per facilitarne la lettura. I promessi sposi è un celebre romanzo storico di Alessandro Manzoni, ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana.

I promessi sposi (Liber Liber)

I promessi sposi (Liber Liber) di Alessandro Manzoni E-text

Assegnando agli umili il ruolo di protagonisti, lo scrittore immagina, in una trama semplice ma fitta di occasioni romanzesche, personaggi "viventi" ed esemplari al tempo stesso, e scopre nelle tragiche contraddizioni del Seicento le chiavi di un'interpretazione socio-politica del presente da proporre ai suoi contemporanei. I soprusi dei potenti, la carestie e le guerre, la peste, tutti gli ...

Storia della Colonna Infame: Versione integrale - annotata e illustrata

Storia della Colonna Infame: Versione integrale - annotata e illustrata di Alessandro Manzoni

La Storia della Colonna Infame apparve per la prima volta nell'edizione 'quartarana' dei Promessi Sposi (quella oggi in uso comune). Per alcuni commentatori è il finale de I promessi sposi. Qui viene riproposta a partire dall'opera di digitalizzazione realizzata da wikisource e proposta con una annotazione di metodo e con alcune scelte di semplificazione di note e immagini mirate per agevolare ...

I PROMESSI SPOSI : Edizione 'quartarana' - con illustrazioni -

I PROMESSI SPOSI : Edizione 'quartarana' - con illustrazioni - di Alessandro Manzoni

La versione qui proposta è quella di uso comune. Nota come 'quartarana' è l'ultima del Manzoni e venne realizzata tra il 1840 e il 1842. Il testo qui presentato è tratto da wikipedia e arricchito di note e immagini per la lettura digitale, mentre sono escluse le 400 illustrazioni della stampa originaria.

I promessi sposi

I promessi sposi di Alessandro Manzoni Ali Ribelli Edizioni

Ambientato tra 1628 e il 1630 in Lombardia durante il dominio spagnolo, I promessi sposi si basa su una rigorosa ricerca storica che fa da sfondo alla straordinaria e struggente storia d'amore di Renzo e Lucia, umili giovani che affronteranno le perfidie del destino pur di restare uniti. Senza dubbio il romanzo italiano più letto di tutti i tempi, primo romanzo storico del Belpaese nonché ...

Storia della colonna infame

Storia della colonna infame di Alessandro Manzoni Bauer Books

La vicenda narra del processo intentato a Milano, durante la terribile peste del 1630, contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale tramite misteriose sostanze, in seguito ad un'accusa - infondata - da parte di una "donnicciola" del popolo, Caterina Rosa.