«COLAPESCE E GUARRACINO»: Filastrocche per imparare a trasformare la terra e dominare sui pesci del mare, ma senza esagerare
Altra enorme iattura sono la plastica e i rifiuti plastici che vengono a contatto con mammiferi marini, pesci, uccelli e tartarughe, sia in superficie che nelle profondità marine. Molte di queste creature finiscono per ingerire quantità di plastica, scambiandola per cibo. Ciò provoca la morte dell’animale per ostruzione del tratto digestivo e conseguente inedia o soffocamento.
Se Colapesce ‘sorregge la colonna’ del delicato ecosistema, minacciato dall’inesorabile degrado dell’ambiente marino, il Guarracino si fa testimone e attore protagonista di una commedia dell’arte destinata a denunciare al mondo la distruzione dell’ecosistema marino e delle risorse ittiche; la sempre maggiore rarefazione delle specie ittiche, le minacce, la violenza!
Nelle due filastrocche di Mimmo Mòllica fanno la loro autorevole apparizione due ‘supereroi’ del mondo poetico-musicale: Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè. L’uno e l’altro hanno cantato «Così stanno uccidendo il mare. Così stanno umiliando il mare» (L. Dalla, Com’è profondo il mare). «Ma voi che siete uomini, sotto il vento e le vele, non regalate terre promesse a chi non le mantiene» (F. De André, Rimini, 1978).
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