Canne al vento: Ediz. integrale con note (Grandi classici)
Le tre sorelle Pintor, nobili decadute a seguito della fuga dell’altra sorella Lia e della morte di don Zame (il padre), vivono a Galte (un paesino sardo), arroccate nel loro palazzo, poiché la miseria della nobiltà non può essere portata troppo in giro; hanno un solo, fedele servo: Efix, il vero occhio della storia. Le cose cambiano quando Giacinto, il figlio di Lia (ormai morta) e il loro unico nipote, si trasferisce sull’isola, lasciando “il continente”. Mediante il giovane, la Sorte sembra accanirsi, con ancor più acredine, sulla loro famiglia, come per effetto d’una colpa tenuta nascosta, d’un pesante castigo che Efix stesso è chiamato a scontare. Perché l’uomo non può far altro che piegarsi e spezzarsi alla forza invisibile del Destino, che è come un vento, e gli uomini non sono altro che canne in sua balia.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Grazia Deledda

Colombi e sparvieri
Colombi e sparvieri è un romanzo di Grazia Deledda, scrittrice italiana e premio Nobel per la letteratura, pubblicato nel 1912 dall'editore Treves di Milano. Lo spunto del racconto la Deledda lo prese da un episodio veramente accaduto di cui venne direttamente a conoscenza nel 1908. Quell'estate la scrittrice aveva soggiornato ad Orune per restarvi qualche giorno e così ambientò in quel luogo ...
Grazia Deledda
Canne al vento
Canne al vento è un romanzo di Grazia Deledda. Uscito a puntate su L'Illustrazione Italiana, dal 12 gennaio al 27 aprile 1913, dopo qualche mese fu pubblicato in volume, presso l'editore Treves di Milano. Il titolo dell'opera più famosa della scrittrice sarda (Premio Nobel per la letteratura, 1926) allude al tema profondo della fragilità umana e del dolore dell'esistenza; in questa direzione ...
Grazia Deledda
Cenere
Cadeva la notte di San Giovanni. Olì1 uscì dalla cantoniera biancheggiante sull'orlo dello stradale che da Nuoro conduce a Mamojada, e s’avviò pei campi. Era una ragazza quindicenne, alta e bella, con due grandi occhi felini, glauchi e un po’ obliqui, e la bocca voluttuosa il cui labbro inferiore, spaccato nel mezzo, pareva composto da due ciliege. Dalla cuffietta rossa, legata sotto il mento ...
Grazia Deledda
Annalena Bilsini
Per San Michele la famiglia Bilsini cambiò di casa ed anche di terra. Era una famiglia numerosa: cinque figli maschi, la madre vedova, e uno zio di lei, che, sebbene mezzo paralitico e senza un soldo di suo, poteva dirsene il capo. Appunto per i consigli dello zio Dionisio, i Bilsini avevano venduto la loro piccola proprietà per prendere in affitto un vasto fondo, già antico feudo gentilizio ...
Grazia Deledda
L'incendio nell'oliveto
Dalla scranna antica che il lungo uso aveva sfondato e sbiadito, era ancora lei, la nonna Agostina Marini, quasi ottantenne e impotente a muoversi, che dominava sulla casa e sulla famiglia come una vecchia regina dal trono. Non le mancava neppure lo scettro: una canna pulita che il nipotino più piccolo aveva cura di rinnovare ogni tanto; buona per dare sulle gambe ai ragazzi impertinenti e per ...
Grazia Deledda
L'argine
Stare in casa, lavorare, riposarsi, riprendere il ricamo cominciato, leggere giornali e qualche libro, fare intorno a sé il poco bene che poteva, questa era la linea quotidiana dell’esistenza e della pallida felicità della signora Noemi Davila. Anche quella mattina, anzi più che mai quella mattina, ella si svegliò con la visione di tale strada diritta e chiara davanti a sé. Aveva dormito bene ...
Grazia Deledda