Pietas
Ben presto si scopre che la vittima è un agente dei Servizi Segreti americani rientrato da poco dalla Russia, dove si trovava sotto copertura.
Incaricati di scoprire il colpevole e la causa dell’efferato delitto sono gli oramai noti agenti James Clark e Steve Harris, nati dalla penna di Simonetta Scotto, la “Signora italiana della Spy-Story”, che dovranno indagare sulla misteriosa morte del loro compagno e amico.
L’indagine li porta a investigare nell’ambiente delle spie russe che lavorano sotto copertura a Washington: indagine molto delicata perché potrebbe compromettere il tenue equilibrio che esiste da molti anni fra i due Paesi.
Purtroppo è difficile trovare il bandolo per dipanare questa intricata matassa che avvolge un crimine all’apparenza perfetto.
Ma alcuni versi, scritti dalla vittima dietro una vecchia foto, svelano ai nostri due operativi il nome del colpevole.
Inizia la caccia che permetterà loro di arrestarlo e di consegnarlo alla giustizia, anche se costui, pur macchiatosi di un atroce delitto, desterà in essi un profondo senso di pietà.
Questo romanzo della colpa e della redenzione, entrambe dolorosissime, è però anche il romanzo in cui, parafrasando le parole di James, “trionfano allo stesso tempo il rispetto e la pietà che hanno accomunato la vittima e il carnefice…”
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