Leopardi: L'uomo - Il pensiero
Ne dice Giosue Carducci: "Mi pare una enciclopedia del pensiero e del sentimento leopardiano di fonte, condotta con metodo esatto e fedele, molto buona e utile.
Può addomesticare, e lo spero e l'auguro, la gente, sempre e per lo più grossolana e pregiudicata e declamatrice, alla cognizione della imagine del poeta e pensatore."
Federico de Roberto (1861 – 1927) è nato a Napoli nel 1861, si stabilì a Catania dove conobbe Verga e Capuana e si dedicò al giornalismo e alla letteratura, con un periodo trascorso a Milano, dove collaborò con il “Corriere della Sera”. L’elenco delle sue opere è molto lungo e comincia con una raccolta di saggi critici nel 1883. Nel 1887 pubblica la prima raccolta di novelle, La sorte, che risente del modello verghiano e che viene criticato per l’eccessiva crudezza veristica.
Il suo capolavoro, I Viceré, comparve nel 1894. Frustato dall’insuccesso, smise di scrivere romanzi e si dedicò alla critica e alla saggistica.
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Al rombo del cannone (completo)
Dall’incipit del libro: Il regno d’Italia è dunque in guerra ad oltranza contro l’impero d’Austria: dall’Adige all’Isonzo, dalle vette delle Prealpi tridentine agli anfratti del Carso il bombardamento imperversa, la battaglia infuria. Soldati italiani veleggiano per l’Adriatico, battaglioni di bersaglieri operano in Val Sabbia; i nomi di Gorizia, di Tolmino, di Malborghetto, di Monfalcone, di ...
Federico De Roberto
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Federico De Roberto
I Viceré
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I Viceré
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Federico De Roberto — MONDADORI
Documenti umani
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Federico De Roberto — Infilaindiana Edizioni
Il paradiso perduto
Tra le novelle scritte da Federico De Roberto maggiormente orientate verso l’analisi psicologica dei personaggi, Il Paradiso perduto costituisce una delle più significative. A presentarla, illuminando il racconto anche dal punto di vista dell’elemento autobiografico (in un’opera in cui un tormentoso viaggio in treno richiama chiaramente le vicende paterne dell’autore), un’introduzione dell’...
Federico De Roberto — Elliot