Il delitto di Lord Arthur Savile (con Annotazioni) (Classici Vol. 5)
Affiora lieve, in questo Arthur Savile, tale condizione dell'uomo, strisciante tra solitudine e socialità, che il tempo e la coscienza personale tentano di nascondere, o camuffare secondo paradigmi relativi e personali. E pare darsi nei modi del bizzarro, perché, d’altronde, la scrittura è sempre acuta, brillante, divertente, il conversare è spumeggiante, ricco di spirito. Come se questo parlare possa decostruire la finzione sociale con l'utilizzo di arguzia e stoccate di fioretto. Eppure, visto che ««non è mai sconveniente quel che interessa», la riflessione viene a farsi persino robusta, tra una frivolezza e un ricamo, e l'emergere del vissuto si compiace della capacità di dire mirabilmente ciò che invece, almeno in teoria, addolora. In sé e per sé, è un oltrepassare senza poi troppo sarcasmo la superficie artificiale del vissuto: «Il mondo è un teatro, ma le parti del dramma sono assai mal distribuite». Nondimeno, a voler cercare qualcosa in più, leggiamo nel racconto l'ambivalenza del rimando, l'interpretare i fatti secondo intuizione e insieme secondo intelligenza pura delle cose, la dualità che dilania gli animi filosofeggianti, in forme quasi deliranti.
Vero è, per un momento lasciando secondaria la genialità dell'uomo e dell'artista, che in Wilde, come si è scritto, forse negli ultimi anni, forse da prima, pare prevalere energicamente «il fascino dell'abisso», «l'amore della perfezione tragica» della «rovina».
Affiora lieve, in questo Arthur Savile, tale condizione dell'uomo, strisciante tra solitudine e socialità, che il tempo e la coscienza personale tentano di nascondere, o camuffare secondo paradigmi relativi e personali. E pare darsi nei modi del bizzarro, perché, d’altronde, la scrittura è sempre acuta, brillante, ricca di spirito, mentre la riflessione viene a farsi robusta, tra una frivolezza e un ricamo, e l'emergere del vissuto si compiace della capacità di dire mirabilmente ciò che invece, almeno in teoria, addolora. In sé e per sé, è un oltrepassare senza poi troppo sarcasmo la superficie artificiale del vissuto: «Il mondo è un teatro, ma le parti del dramma sono assai mal distribuite». Nondimeno, leggiamo nel racconto l'ambivalenza del rimando, l'interpretare i fatti secondo intuizione e intelligenza pura delle cose, la dualità che dilania gli animi dei pensatori in forme quasi deliranti.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Oscar Wilde

Il fantasma di Canterville - Il Principe Felice - Il delitto di lord Arthur Savile + The Canterville Ghost - The Happy Prince - Lord Arthur Savile's Crime: ... (La biblioteca dei ragazzi Vol. 20)
Il volume è composto da cinque racconti scritti da Oscar Wilde tra il 1887 e il 1888. Ne IL FANTASMA DI CANTERVILLE una famiglia proveniente dagli Stati Uniti acquista un castello in Inghilterra per trascorrervi le vacanze, ma il luogo è infestato dal fantasma di Sir Simon, un gentiluomo del Cinquecento... Ironico e spiritoso, il testo affronta le differenze tra la nuova cultura americana e l’...
Oscar Wilde
Il ventaglio di Lady Windermere: Il romanzo
Una coinvolgente rivisitazione in chiave romanzesca della celebre commedia di Oscar Wilde, per rendere l'esperienza di lettura più intensa e accessibile. Questo adattamento facilita la lettura di quello che altrimenti sarebbe un testo teatrale poco scorrevole, rende la storia più immediata e al contempo mantenendo intatti i dialoghi, la tagliente critica dei costumi e la ...
Oscar Wilde
Il principe felice e altre storie
Questo volume riunisce le due raccolte: Il principe felice e altre fiabe e La casa dei melograni . Scritte dall’autore per i figli con intento educativo, fiabe e storie alludono sottilmente alle contraddizioni della morale vittoriana. Troviamo tra gli altri un Principe felice che non è poi così felice e un Gigante egoista che impara ad amare i bambini ma anche un Razzo ragguardevole e un ...
Oscar Wilde — Bompiani
Vera o i nichilisti
“Ho sentito parlare di Libertà una sera in un caffè. Mi sono unito a loro” Vera o i nichilisti è il primissimo scritto di Oscar Wilde per il teatro. L’eroina principale, Vera, unitasi ai nichilisti, ha in animo di sovvertire l’ordine monarchico russo dopo aver assistito alla deportazione in Siberia del fratello che apparteneva al gruppo di sabotatori rivoluzionari. La sua ambizione è tra le più...
Oscar Wilde — Feltrinelli Editore
De Profundis: Scritti dal carcere
Il De Profundis , composto dai brani più significativi di una lunga lettera scritta da Oscar Wilde mentre era in prigione e indirizzata a un amico, è il poema di dolore di un’anima macerata dal carcere, dove Wilde trascorse due anni (1895-1897) a causa di una condanna per “perversione sessuale”.
Oscar Wilde — Tiemme Edizioni Digitali
Tutte le opere (eNewton Classici)
• Il ritratto di Dorian Gray • Racconti e fiabe • Teatro • Poesie e poesie in prosa • De Profundis e Due lettere al «Daily Chronicle» • Saggi A cura di Masolino d’Amico Con un saggio di James Joyce Edizioni integrali In vita Oscar Wilde era un personaggio famoso: grande esibizionista e impareggiabile conversatore, perfezionò una irresistibile tattica di provocatore dei benpensanti vittoriani ...
Oscar Wilde