Salons (Biblioteca Adelphi)

Nel 1986 l’editore Franco Maria Ricci sottopose allo sguardo di Giorgio Manganelli immagini disparate: tabacchiere e stemmi come celebri quadri e affreschi, vetri preziosi e fotografie, disegni e frammenti di templi. Immobile al suo tavolo di scrittore, Manganelli elaborava prosa sulla base di queste immagini, scriveva cronache di visite immaginarie come un nuovo Diderot che ci offra resoconti di sempre rinnovati "Salons". E il risultato fu una variazione trascendentale di quello stile avvolgente e onnipervasivo di cui Manganelli era maestro. Possiamo essere certi che quanto quello stile gli ha dettato non si sovrapporrà ad alcunché sia già stato detto dagli storici dell’arte o dai cultori delle varie materie. E possiamo essere certi che le sue parole si annideranno a lungo nella nostra memoria. E quando leggeremo che certi gessi rivelano «la tristezza della neve mentale» sapremo subito a chi dobbiamo questa composizione verbale.
Salons raduna articoli apparsi nel 1986 sulla rivista «FMR».

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Non ci sono ancora recensioni o articoli

Altri libri di Giorgio Manganelli

UFO e altri oggetti non identificati (Future Fiction Vol. 13)

UFO e altri oggetti non identificati (Future Fiction Vol. 13)

In questo volume si raccolgono, per la prima volta in digitale, gli scritti dedicati da Giorgio Manganelli (tra il 1972 e il 1990) al fantastico, agli UFO, alla fiaba, alla fantascienza, all'elettronica, agli automi, ai telefoni, insomma a tutto quello che secondo l'autore costituisce il territorio del mito moderno. L'idea del futuro, come l'idea del telefono o dell'astrologia, gli suscitano ...

Giorgio Manganelli Future Fiction - Mincione Edizioni
Encomio del tiranno: Scritto all'unico scopo di fare dei soldi (Fabula)

Encomio del tiranno: Scritto all'unico scopo di fare dei soldi (Fabula)

Più volte, nell’opera di Manganelli, era affiorata la figura del Buffone, come del personaggio che è il luogo naturale della letteratura e di ogni invenzione di storie. Ma solo in questo libro il Buffone si presenta direttamente sulla scena e parla da capo a fondo, in un romanzo che contiene in sé tanti romanzi (fra cui un irresistibile romanzo di spionaggio), come se la voce narrante, che ...

Giorgio Manganelli Adelphi
Il presepio (Biblioteca Adelphi)

Il presepio (Biblioteca Adelphi)

Esiste, certamente, una felicità natalizia – ma essa è intrecciata indissolubilmente a una «infelicità natalizia». Ogni vera festa è gioiosa e angosciosa – e perderebbe senso se uno solo dei suoi elementi prevalesse sino a far dimenticare l’altro. Mai questo appare con evidenza così provocatoria come per il Natale, poiché «si sa che al Natale non si dà fuga; in nessun modo». Anni fa (non ...

Giorgio Manganelli Adelphi
L'isola pianeta (Piccola biblioteca Adelphi)

L'isola pianeta (Piccola biblioteca Adelphi)

Per anni, quando i suoi viaggi erano soprattutto quelli dell’autobus romano 60, da via Nomentana a piazza San Silvestro, Manganelli coltivò un sogno temerario: spingersi fino alle isole Fær Øer. Nel 1978, vincendo timori e angosce, con una valigia munita di tutto quanto a un frequent flyer non potrebbe che apparire inessenziale – un Dickens come amuleto e «blande mani chimiche» che sappiano ...

Giorgio Manganelli Adelphi
Dall'inferno (Biblioteca Adelphi)

Dall'inferno (Biblioteca Adelphi)

Insieme incuriosito e angosciato dalla supposizione di essere morto («per estenuazione» o «per un cedimento dell’anima»), il consueto, metamorfico Soggetto dei libri di Manganelli si trova questa volta nel luogo estremo per definizione: in un inferno o meglio in un aldilà dai tratti sfuggenti e contraddittori, un universo dal «tepore malato e torbido» ove un frastornante alternarsi di tenebre ...

Giorgio Manganelli Adelphi
La palude definitiva (Fabula)

La palude definitiva (Fabula)

Questo romanzo, l’ultimo scritto da Giorgio Manganelli prima della morte nel 1990, è tutto una visione corrusca, l’allucinazione di un teologo, la ricognizione di un luogo «in cui è difficile entrare e impossibile uscire». Questo luogo è detto «la palude definitiva», ma non ha altro nome. Vi entra chi ha commesso una colpa, ma non sa quale. A mano a mano che seguiamo il narratore e il suo ...

Giorgio Manganelli Adelphi