Ai confini dell'Essere sulle orme di Aspasia
Come un’immensa arpa eolica, la poesia di Giuliana Campanelli coglie i suoni del mondo.
Per creare l’alfabeto dell’essere.
Musica dunque, prima di ogni cosa.
Suggestioni prodotte dall’armonia di assonanze e allitterazioni che si inseguono e si alternano in uno straordinario equilibrio di sonorità e semantica.
Vibrazioni e soste, fughe, onde lunghe e, insieme, timbri inquietanti.
Un viaggio nel quale la parola si fissa matericamente
sulla sostanza del mondo, mentre soffia attraverso il creato, in un sottile e continuo controcanto, il tema dell’assoluto.
Anna Maria Capraro
Maria Giuliana Campanelli utilizza un linguaggio ricco di sinestesie, immagini evanescenti e suoni che sembrano danzare tra le righe. Il suo è un invito a fermarsi, a scoprire la poesia nascosta nelle piccole cose e nei grandi silenzi della vita. È un processo di scoperta e liberazione interiore che trova la sua massima espressione nell’atto della scrittura.
Marella Giovannelli
Per creare l’alfabeto dell’essere.
Musica dunque, prima di ogni cosa.
Suggestioni prodotte dall’armonia di assonanze e allitterazioni che si inseguono e si alternano in uno straordinario equilibrio di sonorità e semantica.
Vibrazioni e soste, fughe, onde lunghe e, insieme, timbri inquietanti.
Un viaggio nel quale la parola si fissa matericamente
sulla sostanza del mondo, mentre soffia attraverso il creato, in un sottile e continuo controcanto, il tema dell’assoluto.
Anna Maria Capraro
Maria Giuliana Campanelli utilizza un linguaggio ricco di sinestesie, immagini evanescenti e suoni che sembrano danzare tra le righe. Il suo è un invito a fermarsi, a scoprire la poesia nascosta nelle piccole cose e nei grandi silenzi della vita. È un processo di scoperta e liberazione interiore che trova la sua massima espressione nell’atto della scrittura.
Marella Giovannelli
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Maria Giuliana Campanelli — Pagine