La fiera di Soróčynci: Versione filologica
Questo racconto è stato pubblicato per la prima volta nel 1831 nel primo volume di Le serate in un hutir vicino a Dykanka, una raccolta di racconti. Il manoscritto è composto da quattro fogli separati di carta grigia (sedici pagine) interamente scritti a mano con inchiostro. Il titolo e la data in fondo al testo («1829») sono indicati a matita da una mano estranea. In ogni capitolo della novella, scritta perlopiù in russo, c’è un’epigrafe in ucraino, che abbiamo lasciato in originale e abbiamo tradotto in nota.
Questa traduzione filologica si pone l’obiettivo di lasciar trasparire, anche alle lettrici e ai lettori italiani, la commistione di parole ucraine e di parole russe nella narrazione. Tutte le parole ucraine non sono state perciò tradotte, ma solo traslitterate, e spiegate in nota alla prima occorrenza. Come si vedrà, ci sono quasi settanta note.
Il racconto è un piccolo gioiello. Credo che pubblicarlo in modo autonomo (separato dagli altri racconti con cui spesso è associato dagli editori) possa servire a valorizzarlo. Potrebbe essere definito una poesia esistenziale, perché affronta il tema del senso della vita attraverso la quotidianità di personaggi che popolano l’infanzia di Gógol’ stesso, nel luogo stesso in cui è nato il 31 marzo 1809, 23 anni prima.
Il modo in cui descrive superstizioni, apparizioni del diavolo, sconvolgimenti della vita di queste persone ignoranti in modo sconcertante è affettuoso e spietato nello stesso tempo.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Nikolàj Gógol’

Racconti di Pietroburgo (Emozioni senza tempo)
Questa raccolta, che accorpa i tre racconti pubblicati negli 'Arabeschi' del 1835 e due successivi, 'Il naso' e 'Il cappotto', fu data alle stampe dopo la morte di Gogol e il suo filo conduttore sono storie e vicende che ruotano intorno a Pietroburgo. E' una sintesi, efficace e brillante, dello stile di un maestro del realismo e di uno dei più influenti autori nella storia della letteratura ...
Nikolaj Gogol' — Fermento
Veglie alla fattoria presso Dikan'ka (Classici)
Veglie alla fattoria presso Dikan'ka è una raccolta di racconti scritta da Nikolaj Vasil'evi? Gogol'(1809-1852) e pubblicata nel 1831, che diede la consacrazione ufficiale e la fama al giovane scrittore. I racconti sono ispirati al folclore, alle leggende e al mondo fantastico ucraino, trasformato dalla fantasia gogoliana in utopistico universo semplice e spensierato, dove i rapporti umani sono...
Nikolaj Gogol — REA Multimedia
Il Cappotto (con Annotazioni) (Classici Vol. 4)
Edito per la prima volta nel 1842, il Cappotto fa parte dei noti Racconti di Pietroburgo, e si presta in maniera quasi comica e insieme intensamente drammatica, alla descrizione dell'inquietante «follia umana», della deriva burocratica, della difficoltà di incrociare il mondo della società in movimento e l'intimo, complesso in misura mai banale, dell'animo personale. È in questo Gogol', una ...
Nikolaj Gogol — Edizioni Il Grano
Il naso. Il cappotto (Classici BUR Deluxe)
Il senso della non esistenza, la descrizione profonda e autentica della condizione umana, il mistero irrisolto del rapporto tra anima e corpo sono i temi al centro di queste due novelle, tra le più belle scritte da Gogol’. Il sussiegoso Kovaljov si sveglia per accorgersi di aver inspiegabilmente perduto il proprio naso e per l’intero corso della novella si affanna per recuperarlo. Il dimesso ...
Nikolaj Gogol' — BUR
Il cappotto
L'intreccio del Cappotto è molto semplice. Un povero impiegatuccio prende una grande decisione e ordina un cappotto nuovo. Il cappotto, mentre è in lavorazione, diventa il sogno della sua vita. Ma la prima sera che lo indossa glielo rubano in una strada buia. Muore di dolore e il suo fantasma incombe sulla città. (...) L'arte di Gogol', quale ce la rivela il Cappotto, suggerisce che le rette ...
Nikolaj Gogol — Feltrinelli Editore
Le anime morte: edizione arricchita dal saggio 'Gogol e il Diavolo'
"Le anime morte di Nikolaj Gogol, pubblicato per la prima volta nel 1842, sconvolse i lettori dell’epoca con la sua grottesca rappresentazione della Russia zarista, dove i vivi sono più vuoti dei morti e l’avidità si trasforma in una farsa tragica. Gogol, scrittore profondamente religioso e tormentato, creò in Čičikov un eroe negativo che rappresenta la volgarità dell'uomo comune ...
Nikolaj Gogol'