Dio X Caso: un affaccio sull'ignoto

Ci sono libri che non costruiscono sentieri, ma aprono portali. Dio X Caso è uno di questi varchi: un affaccio sull’ignoto, dove ciò che appare non è già dato, ma si rivela un frammento alla volta, mentre lo si attraversa.

Pistoletto ci accompagna, con Ruggero Poi, in un viaggio tra i mondi – arte, scienza, filosofia, spiritualità – senza confini netti, senza mappe prestabilite. Non si offrono risposte definitive, ma inviti. E al centro di questo orizzonte in movimento, una formula semplice e sorprendente: 1+1=3.

E’ la Trinamica dove ogni incontro genera un terzo elemento, inedito e vitale, che non è somma ma nascita.

Così il vuoto non è assenza, ma grembo.

Il caso non è errore, ma scintilla.

Il caos non è rottura, ma energia ancora da decifrare.

Nel tempo fragile che abitiamo – tra algoritmi e disastri climatici, tra la fine dei miti e la sete di significato – questo libro non si rifugia nella nostalgia né nella condanna.

Va oltre la critica, per accendere una possibilità.

Una spiritualità nuova, che non guarda in alto ma in avanti. Non trascendenza, ma coesistenza creativa. Non dogma, ma tessitura di saperi. Religione, arte, scienza: non più torri isolate, ma fili intrecciati in un disegno comune.

Dio X Caso non si legge per sapere, ma per entrare. È un portale verso ciò che ancora non conosciamo, un invito a generare senso nell’ignoto. Perché ogni gesto creativo – se autentico – è il segno dell’infinito che ci attraversa.

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