Quattro pièce: da declamare in proprio

“Quattro pièce da declamare in proprio” si compone di: “Ragioni al lumicino”, un monologo in due tempi; “Vigilia di nozze”, un dramma in due atti; “Innamorati a tutti i costi”, una commedia in tre atti e “Gente di classe”, una commedia in due atti.

Ragioni al lumicino: rappresenta una giornata tipica di un internato, presumibilmente ex prete, ridotto in quelle condizioni da un sistema che lo ha combattuto invece di rappresentare la sua ragione di vita. Credendo di essere in esercizio delle sue funzioni, pratica i riti ecclesiastici, predicando l’etica e l’amore, come non gli è stato mai concesso. E come in un rito liturgico, commenta alcuni passi della Bibbia, soprattutto del Vangelo, esortando alla povertà e alla correttezza morale, che dichiara essere molto insufficienti. Da quello apparato, perciò, si chiama completamente fuori, imputando, di quel suo stato perdutamente confuso, il tradimento del magistero della chiesa. Il monologo è un po’ duraturo, a dire il vero, presentando comprensibili difficoltà per la memoria, anche molto allenata, ma chi volesse cimentarsi può trovare vari escamotage per leggerlo non visto, dietro ad un leggio, dietro l’angolo dei servizi, un breviario, ecc. ecc. come indicato nelle varie didascalie.

Vigilia di nozze : Un rapporto conflittuale tra una zia, acida e zitella, ed una nipote, figlia di una sorella di questa, venuta a mancare con il marito, in incidente mortale. La presenza di questi coniugi defunti rivela i retroscena che hanno portato le due, zia e nipote, ad una convivenza forzata e come nell’ambiguità quotidiana hanno dovuto patire, per ragioni indipendenti dalla loro volontà, un amore ed un affetto che, mancando, risultano una punizione eccessiva quanto immeritata.

Innamorati a tutti i costi : Una giornata in un cortile, dato da un vicolo cieco, dà il pretesto per innescare doppiezza dei sensi, nelle parole e negli intenti, per la qual cosa tutti, tra frizzi e lazzi, equivoci e rivalità in amore, veri o fittizi, sembrano chiamati a fare la loro parte, fino a risultare innamorati, a tutti i costi.

Gente di classe : il ricovero in una casa di cura non è affatto, ad un primo impatto, un’esperienza esaltante. Così è per Enzo, che ci va molto restio, con la morte nel cuore. La complicità instaurata da Enzo con ospiti già di lunga durata, intraprendenti e navigati, lo esorta ad organizzare con l’ allegra brigata una permanenza più spensierata, tanto che, invece di uniformarsi alle rigide formalità di convivenza, suggerisce un modo di trasgredire quelle stesse regole, fino a riappropriarsi del loro ruolo che la società vorrebbe loro negare.

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