La Clessidra del Vento

La Clessidra del Vento è il respiro di un viaggio inatteso nella coscienza dei suoi giovani protagonisti. E' il diario, custode silenzioso dell'immaginazione di Lorenzo ad aprire attraverso le sue pagine intime il desiderio di avventura congenito nei due protagonisti. Sospinti da questa curiosità di conoscere, i due ragazzi iniziano un viaggio che dall’Italia, li porterà fino all’estremo polo sconosciuto della Groenlandia. In questa terra lontana e arcana, trovano, casualmente, delle gemme grezze di rubino, di cui il sottosuolo di questa terra sembra essere fecondo, destinando le loro vite a un cambiamento inimmaginabile. I ricordi malinconici e i flashback s’intrecciano al sentimento nostalgico del suo protagonista, il torpore di un mondo onirico fatto di inspiegabili sensazioni, di significati nascosti e profondi, viene svelato al lettore attraverso le sue avventure. Tutto s’intensifica in una dilatazione temporale, a tratti difficilmente individuabile anche dai ragazzi stessi, ma che divora gli attimi dell’espressione romantica per un mondo ideale. L'amore di Lorenzo per l'utopia si sgretola così; affievolendo la sua carica simbolica nella realtà, che divora pian piano la sua speranza per un mondo migliore. Una girandola di emozioni sfiora la sua personalità, ora sognatrice, ora romantica, per sempre utopista.
In questa storia d'avventura a vincere la morte ideale, è l’immaginazione, perché destinata a chi, nel mondo reale, ha bisogno di salvarsi, senza lasciare nulla di incompiuto.

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