Il mensile di Lupo Alberto 414: dicembre 2019

È l'ultimo mese di un anno difficile, squilibrato, fra ostentazioni di forza e lotte di potere, in cui l'odio si è diffuso pericolosamente, senza reale ragione, tanto per adeguarsi al clima di intolleranza che una rovinosa politica propagandava ogni giorno. E anche se adesso il vento pare un po' cambiato, il seme dell'odio ha messo in fretta radici profonde, che saranno difficili da estirpare. Tanto che mai come negli ultimi tempi abbiamo sentito parlare di litigi, risse, risentimenti, rivalità, gelosie morbose e antagonismi improvvisi, tutto finito in tragedia, con omicidi efferati e raccapriccianti. Senza pietà, senza sensi di colpa. Ecco, in questo ultimo mese dell'anno, magari per Natale, cancelliamo la parola odio, e ricerchiamo nel profondo del nostro cuore un po' di umanità. Proviamo a ritrovare sentimenti lontani, di solidarietà, di fratellanza, di amore. Che possano aiutarci a ripartire, a sentirci ancora uomini, e non burattini manipolati dall'ultimo sbruffone impegnato ad annientare le nostre coscienze.

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