Tesi: "Politiche di pari opportunità e pratiche di segregazione"

"Quando la bella addormentata si sveglia
ha quasi cinquant'anni."

Maxine Kumin.

Nello studio effettuato al tempo in cui conseguii la laurea in sociologia, al solo scopo di apprendere, essendo la mia prima quella che mi dava lavoro, come studentessa del corso di laurea in sociologia, furono molte e di differenti specie le nozioni che mi attirarono e coinvolsero, ma, per una partecipazione che potrei definire connaturata con la mia natura femminile, ho sempre lanciato uno sguardo più attento a quelle teorie sociologiche che, in positivo o in negativo rispetto agli interessi del "mondo donna", si sono comunque occupate delle questioni inerenti "genere e sessualità".
Parlando di donne e di segregazione il mio pensiero corse spesso in quegli anni di studio a un paragrafo del testo di sociologia di Anthony Giddens, dedicato a "genere e sessualità". In esso si ricorda che i primi movimenti femminili in Francia risalgono immediatamente dopo la rivoluzione del millesettecentottantanove. Nel milleottocentonovanta, difatti, a Parigi, sulla scia delle varie organizzazioni rivoluzionarie, si formarono molti club di donne che si appoggiavano, per gli intendimenti libertari, agli ideali di libertà e soprattutto di uguaglianza, resi vivi appunto dalla rivoluzione francese. Per la prima volta forse in assoluto la donna respirava un'aria di indipendenza (in nuova Zelanda la libertà di voto giungerà, prima di tutte, nel 1893), per cui Maria Gouze, leader di uno dei principali club, decise di stilare un documento ispirato alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, ossia una "Dichiarazione dei diritti delle donne e delle cittadine".
In conseguenza di ciò fu giustiziata nel 1793 per decisione dei leader rivoluzionari maschi.
La mia tesi, grazie anche alla disponibilità del Prof. Enrico Rebeggiani, che funse da relatore, ha potuto e voluto seguire, nel modo più attento possibile, tutte le variabili relative alla vita dell'essere umano al femminile, non dimenticando neanche le streghe, le sante, le artiste e le filosofe. Attuale per molti versi e per altri (la tesi è datata 2003), forse meno. La offro in lettura per quanti desiderino leggerla, seppure con l'intento di approfondire successivamente qualche argomento. Se ci si chiede cosa sia veramente mutato nel contesto del "GENERE", la prima risposta la si trova nell'osservare i giocattoli in vendita per i bambini, laddove è certamente chiarissima la distinzione "maschi/femmina": spade e automobiline ai bimbi e aspirapolvere, cucine e lavatrici, per le bambine. Se i piccoli dimostrassero "strani" desideri, preoccuperebbero, certamente, gli adulti.
A oggi: 2015.

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