BRASSENS POETA DI CAMPAGNA: Canzoni del grande cantautore francese-lucano tradotte in lingua siciliana e italiana
I suoi testi poetici si addentrano nelle pieghe più intime e profonde dell’umanità debole, resa fragile dalla povertà, ma soprattutto dalle magagne. Così nei versi di questo straordinario cantautore-poeta abbonda l’indignazione, la ribellione e la rivolta, ma senza mai cedere alla ‘rabbia sputata’, senza che il suo linguaggio si faccia mai ringhioso, violento, iroso. Anzi, le situazioni cui Brassens attinge, e che costruisce con geniale ironia, conservano quasi sempre un fondo di umorismo, e il suo narrare è soave, tenero e umano. I suoi versi sono sempre impeccabili nella forma e pregni di tanta umanità.
È, così, bellissimo immergersi nel mondo poetico e musicale di Georges Brassens, nei suoi costrutti tematici, ritmici e linguistici. E le traduzioni sono forme di connessione ad atmosfere sentimentali ed affettive.
Da più parti, l’opera poetica di Brassens è considerata elevata nei testi e nella metrica, difficile da tradurre. In proposito non saprei rispondere perché il coinvolgimento è tale da non sapere ora dire quanto io abbia trovato facile o difficile ri(raccontare) nella mia lingua (siciliana) qualche ‘brandello’ del meraviglioso mondo di Brassens.
Nato a Sète, nella Francia del sud, Georges è figlio di un muratore francese, Jean-Louis Brassens, e di Elvira Dagrosa, una casalinga italo-francese, figlia di emigrati da Marsico Nuovo, in provincia di Potenza (Basilicata), non distante da Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.
Ed ecco che l’universalità della poesia e della musica di Brassens si manifesta nelle atmosfere mediterranee, che fanno di lui un uomo del Nord, del Sud, del Centro… del Mondo.
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