Ad est, verso il sole: 20000 km via terra, dall’Italia all’India passando per l’inaccessibile Tibet.

" Il pensiero vola agli ultimi mesi della mia vita. I viaggi in autobus in Europa, più di seimila chilometri in treno attraversando la Russia, passando dall’elegante San Pietroburgo all’imponente Mosca, attraversando l’infinita steppa fino ad arrivare nella più profonda siberia, dimora delle limpide acque e della natura incontaminata del Baikal. Poi la meravigliosa Mongolia, terra sconfinata e piena di natura, la felicità dei bambini orfani, gli straordinari volontari, il cielo stellato del deserto, la smisurata Muraglia, Pechino, i Buddha di Datong, il treno del cielo, l’altopiano del Tibet, Lhasa, il Potala, sua maestà l’Everest, la valle dei freak, la giungla, Benares, il fumo delle pire che si mischia all’aria che si respira, i tramonti, le albe, gli odori dell’India, i colori e la moltitudine di sorrisi. Ricordi che rivivo usando singole immagini come se fossero fotogrammi di un video incompleto, perché è così che li rivedo nella mia testa".

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