Le Corde

Dire che Erika fosse pulita sarebbe un eufemismo. La stanza sembrava come se un fotografo di arredamenti fosse atteso da un momento all'altro. Niente era fuori posto. Sono andato alla sua scrivania ed ho aperto un cassetto. Ero stordito.

Il cassetto era vuoto! Pulito e vuoto. Ho aperto il cassetto centrale. Era vuoto! Ho aperto tutti i cassetti ed era come se la scrivania non fosse mai stata utilizzata. Non aveva senso. Erika era una studentessa! Gli studenti hanno bisogno e usano tutti i tipi di cose che servono per studiare e scrivere.

Mi sono guardato intorno. Sopra il muro con la porta del suo armadio c'era un cassettone. Ci sono andato ed ho aperto il primo cassetto. A sinistra c'erano tre paia di mutandine. Nel mezzo tre paia di calze e tre reggiseni a destra. Tutto ben piegato. Ho chiuso il cassetto ed ho aperto il secondo.

Era vuoto! Così tutti gli altri cassetti. Ho aperto l'armadio. Ero completamente stordito! Erika amava vestiti e scarpe e il suo armadio conteneva un paio di jeans, due camicette e un vestito. Sul pavimento vidi due paia di scarpe e un paio di sandali con tacco alto.
Erika mi aveva lasciato da un po’di tempo! Aveva lasciato solo roba sufficiente per arrivare alla mia laurea. Ho chiuso tutto, ripristinando l'illusione che lei vivesse ancora lì e avesse semplicemente lasciato la stanza. Ho chiuso silenziosamente la porta dietro di me.
Invece di tornare ai piani sul tavolo mi sono seduto sul divano ed ho pensato. Chi era questa donna con cui avevo vissuto e amato per due anni? Perché non mi aveva parlato di questo? Cosa stava pensando quando stavamo "facendo l'amore" la scorsa notte? Stava pensando di lasciarmi o di stare con qualcuno di nuovo? Stava progettando di scomparire o in realtà dirmi addio?
In mezzo a quei pensieri la porta d'ingresso si aprì ed Erika entrò. Come al solito, si tirò dietro una grossa valigetta. Mi chiedevo se contenesse libri o fosse vuota aspettando l'ultimo carico della sua roba.

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