Legata

All'inizio pensò che il suono che udiva debolmente fosse solo il vento, ma poi si rese conto che il sibilo ritmato era troppo forte e regolare per essere la brezza. Il suono era punteggiato da morbidi piagnucolii. Senza nemmeno pensare a come era vestita, si ritrovò sull'erba, camminando verso il cortile del vicino e alla finestra aperta. Le zolle erano appena state posate nel nuovo cortile, facendole sentire l'erba spugnosa sotto i piedi nudi. Tutto quello che sapeva davvero su di lui era solo che era un professionista, forse sui trentacinque anni. Aveva attirato la sua attenzione quando l'aveva visto per la prima volta con l'agente immobiliare. Era straordinariamente bello, pensò e sembrava molto carismatico nel modo in cui si comportava mentre aveva a che fare con l'agente immobiliare. Le ombre tremolanti di un individuo che si muoveva potevano essere viste contro il muro più lontano. Si avvicinò finché la sua faccia non fu quasi contro il vetro della finestra. Uno dei suoni chiaramente era quello di gemiti soffocati. L'altro suono sembrava essersi fermato. Cercò di vedere di più, ma riuscì solo a vedere le ombre di una figura verticale che conteneva qualcosa che assomigliava ad una frusta a più fili, penzolante da una mano.

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