Libro Café
Femina Ridens
Lei fece scivolare le braccia lungo i fianchi delle mutandine che indossava, poi spinse le spalle in giù in modo che fosse di nuovo in ginocchio. Appoggiandosi a lui, con le braccia sulle spalle, i seni pendevano come frutti maturi da raccogliere e si sforzava di leccarli e assaggiarli di nuovo. Il suo bisogno di toccarla in quel modo era così forte ora che il disagio del suo cazzo intrappolato e la perdita delle sue mani erano spinti in fondo alla sua mente, e sentì un'ondata di sottomissione mentre si collegava al suo corpo. Si era perso nella degustazione di lei, con le labbra e la lingua che lavoravano e sentiva il peso dei suoi seni e le dure protuberanze dei suoi capezzoli.
La padrona Kristine rabbrividì e indietreggiò, tirandolo su in modo da essere sopra di lei ora, sostenendosi con una mano sulla sua spalla e l'altra che prendeva a coppa il culo nelle mutandine.
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