Uno, nessuno e centolima: Romanzo
Iniziato già nel 1909 e rimasto a lungo in gestazione, uscì solo nel dicembre 1925 sotto forma di romanzo a puntate nella rivista La Fiera Letteraria, e in volume nel 1926 (la rivista Sapientia, nel gennaio 1915, aveva pubblicato alcuni frammenti con il titolo Ricostruire, che sarebbero confluiti con alcune modifiche nei capitoli VI-XI del secondo libro della versione definitiva). Questo romanzo, l'ultimo di Pirandello, riesce a sintetizzare il pensiero dell'autore nel modo più completo. L'autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo "più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita".
Il protagonista Vitangelo Moscarda, infatti, può essere considerato come uno dei personaggi più complessi del mondo pirandelliano, e sicuramente quello con maggior autoconsapevolezza. Dal punto di vista formale, stilistico, si può notare la forte inclinazione al monologo del soggetto, che molto spesso si rivolge al lettore ponendogli interrogativi e problemi in modo da coinvolgerlo direttamente nella vicenda, il cui significato è senza dubbio di portata universale. Il poeta, poi, descrive una sensazione di vuoto mentale attraverso il romanzo.
Vitangelo Moscarda è un moderno antieroe del romanzo del Novecento e gemello di "Mattia Pascal": immaturo, infantile, vanesio ed inconcludente. Dopo Sigmund Freud ed Albert Einstein, tutte le certezze diventano relative: da qui la crisi dell'individuo nel suo rapporto con la realtà oggettiva e i valori che fino ad allora avevano mantenuto la sua unità oggettiva e integrità psicologica, trasformandosi da eroe romantico all' individuo complesso e problematico di Franz Kafka e Marcel Proust.
In tal senso si inserisce l'umorismo di Luigi Pirandello come modalità di racconto più idonea a raccontare l'uomo contemporaneo nei suoi molteplici aspetti.
Il narratore è “autodiegetico”, infatti è lo stesso Moscarda che racconta la sua esperienza attraverso una distanza narrativa “mimetica”: spesso rivolgendosi direttamente al lettore, come se stesse conversando con lui, attraverso un linguaggio scorrevole ed una struttura sintattica che predilige un lessico quotidiano, includendo anche alcuni vocaboli oggi in disuso.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Luigi Pirandello
I romanzi
L’esclusa - Il fu Mattia Pascal - I vecchi e i giovani - Quaderni di Serafino Gubbio - Uno, nessuno e centomila Nel solco dei grandi maestri del Novecento – Proust, Joyce, Kafka, Musil, Svevo – Pirandello ha liberato il romanzo dalle secche del verismo, smontando il canone realista con tutti i suoi presupposti: il rapporto di causa ed effetto come motivazione e senso degli eventi, la ...
Luigi Pirandello — Garzanti Classici
I vecchi e i giovani
«Romanzo della Sicilia dopo il 1870, amarissimo e popoloso romanzo, ov’è racchiuso il dramma della mia generazione», come ebbe a dire lo stesso Pirandello, I vecchi e i giovani (1913) è un’autobiografia pubblica, l’impietosa denuncia del carattere illusorio degli ideali postrisorgimentali. Ambientato a Girgenti ma con un intermezzo romano, abbraccia gli anni dal 1892 al 1894: un periodo ...
Luigi Pirandello — Garzanti Classici
Quaderni di Serafino Gubbio operatore
In questo romanzo emerge la visione pirandelliana di un mondo dominato da condizioni sociali e psicologiche di inautenticità e dal continuo scambio tra realtà e finzione. I Quaderni (1915) sono il diario di un uomo-macchina che si identifica a poco a poco con l’occhio cinematografico, che fa propria l’impassibilità della cinepresa davanti a tutto ciò che le accade davanti. Il distacco dell’...
Luigi Pirandello — Garzanti Classici
Il fu Mattia Pascal
Il più famoso dei romanzi di Pirandello segna l’abbandono definitivo degli schemi narrativi tradizionali e la nascita del moderno romanzo d’introspezione. La storia è emblematica del diffuso disagio esistenziale che accompagna il cambio di secolo: mentre Mattia Pascal cerca di evadere dalla falsità delle relazioni sociali e familiari che lo soffocano, il destino gli offre una opportunità ...
Luigi Pirandello — Garzanti Classici
Uno, nessuno e centomila
In Uno, nessuno e centomila «c’è la sintesi completa di quello che ho fatto e che farò» ebbe a dichiarare Pirandello. In effetti questo romanzo, che raccoglie gli sviluppi della sua opera drammatica ma che avrebbe potuto esserne il proemio, ha assunto nel tempo un significato insieme conclusivo e inaugurale. La parabola di Vitangelo Moscarda, che guardandosi allo specchio scopre la ...
Luigi Pirandello — Garzanti Classici
L'esclusa
L’esclusa (1901) segna l’approdo di Pirandello al romanzo. Pur vivendo ancora della sensibilità naturalistica dell’epoca, a cominciare dal tema dell’adulterio, tra i più frequentati dalla letteratura del secondo Ottocento, l’opera è già permeata del gusto del grottesco che avrà importanti sviluppi nella narrativa e nel teatro successivi. La vicenda di Marta, sposa ingiustamente accusata di ...
Luigi Pirandello — Garzanti Classici