Il fu Mattia Pascal (Spinoff Classici)

Compra su Amazon

Il fu Mattia Pascal (Spinoff Classici)
Autore
Luigi Pirandello
Pubblicazione
12/05/2017
Valutazione
1
Dei sette romanzi scritti da Luigi Pirandello nell’arco della sua vita, Il fu Mattia Pascal è sicuramente il più noto. Pubblicato in volume nel 1904, contiene tutti i temi prediletti dall’autore: perdita di identità, relativismo, assenza di certezze e falsità delle ideologie. Attraverso la storia di Adriano Meis (il fu Mattia Pascal, erroneamente creduto morto) Pirandello riesce a mostrare le abitudini e le angosce di una società borghese in dissoluzione e l’ansia procurata dalla perdita delle verità ritenute assolute. L’opera, riproposta da Utet in digitale in un’edizione critica ricca di collegamenti ipertestuali, è il punto d’arrivo della prosa pirandelliana, crocevia e compendio della poetica dell’autore.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Monica

Il fu Mattia PascalMonica

“La storia doveva essere fatta per raccontare e non per provare” Mattia Pascal non è uno sposo felice e la perdita delle sue due figliolette lo fa precipitare. Non sopporta più ne la moglie ne, soprattutto, la suocera. Si allontana di casa per recarsi in un casinò e dopo una cospicua vincita, legge sul giornale del ritrovamento di un cadavere nel suo paese. La notizia che lo turba di più è il fatto che moglie e suocera hanno riconosciuto nel cadavere le sue sembianze. Non capisce il motivo, non possono essersi confuse, ma decide che non gliene importa. Approfitta della situazione per crearsi una nuova identità, liberandosi così della vecchia famiglia. Risiede in un appartamento in affitto dove affronterà numerose avventure: si innamorerà, sventerà una truffa nei suoi confronti fino a che la situazione non diventa insostenibile e decide di rifare tutto: mette in scena il proprio suicidio e si riprende la sua identità. Le cose non andranno come spera. ... Leggi tutta la recensione

Registrati o Accedi per commentare.

Altri libri di Luigi Pirandello

Uno, nessuno e centomila

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello

Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla base di tutta la sua grande opera teatrale. Vitangelo Moscarda si convince improvvisamente che l'uomo non è "uno", ma "centomila"; vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene ...

Lazzaro

Lazzaro di Luigi Pirandello

Giardino pènsile in casa di Diego Spina. La casa antica, modesta è a sinistra (dell'attore). Se ne vede di taglio la facciata, con un rustico portichetto spiovente, sorretto da colonnette, sotto il quale si vedono gli usci che immettono nelle stanze a terreno. Alto poco più d'un metro è in fondo un muro di cinta, rozzo, imbiancato di calce, con una cresta di pezzetti di vetro. A metà di questo ...

Quando si è qualcuno

Quando si è qualcuno di Luigi Pirandello

Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.

Tutte le poesie

Tutte le poesie di Luigi Pirandello

Poco dopo alzata la tela, Giulia, che sta presso la finestra più in fondo, con le spalle al pubblico, a guardar fuori, fa un atto di sorpresa e si ritrae; posa su un tavolinetto il lavoro a uncino che ha in mano e va a chiudere l'uscio a sinistra,in fretta ma cauta, poi attende presso l'uscio comune.

La nuova colonia

La nuova colonia di Luigi Pirandello

La taverna di Nuccio d’Alagna nella calata del porto d’una città marinara del Mezzogiorno. La parete di fondo è divisa in due parti che formano in mezzo un breve angolo. Nella parte sinistra, che rientra in quest’angolo, è inserita un’alta e stinta scaffalatura con polverose bottiglie di liquori, d’ogni colore, allineate sui palchetti. Davanti alla scaffalatura, un banco di méscita, di quelli ...

L'umorismo

L'umorismo di Luigi Pirandello

Alessandro D'Ancona, in quel suo notissimo studio su Cecco Angiolieri da Siena, dopo aver notato quanto vi sia di burlesco in questo nostro poeta del sec. XIII, osserva: «Ma per noi l'Angiolieri non è soltanto un burlesco: bensì anche, e più propriamente, un umorista. E qui i camarlinghi della favella ci faccian pure il viso dell'arme, ma non pretendano di dire che in italiano bisogna ...