Il Do tragico
Questa volta il commissario De Vincenzi deve risolvere un intricato caso che parte dall'omicidio della soprano russa Sofia Milena Scimanova, avvenuto negli studi dell'EIAR (l'emittente radio precedente alla RAI) e compiuto in modo alquanto originale: con un lungo spillone, come quello per trattenere i cappelli, infilato dritto nel cuore.
A complicare il caso arriva il famigerato gangster americano Kid Tiger, ex socio di Al Capone, eccellente tiratore, che ha iniziato la sua carriera come rapinatore di treni. Il tutto nell'incendio dell'Hotel Bristol che costringe gli investigatori a cercare i resti delle prove ormai incendiate.
Augusto De Angelis (Roma 1888 – Bellagio 1944) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Scrisse poco meno di una ventina di romanzi polizieschi, nella maggior parte dei quali è protagonista il commissario De Vincenzi, capo della squadra mobile di Milano, un personaggio arguto ma molto umano, creando una sorta di Maigret italiano ante litteram.
Nonostante il buon successo dei suoi romanzi, tuttavia, De Angelis non poté goderne a lungo: la censura del regime fascista infatti impose il sequestro del romanzi noir nonché la chiusura dei gialli Mondadori, perché, per motivi propagandistici e di ordine pubblico, tendeva a far scomparire il crimine dalle cronache e dalla letteratura. Fu arrestato con l'accusa di antifascismo ed uscito di prigione nel 1944 ebbe la sfortuna d'incontrarsi con un "repubblichino" che lo aggredì con pugni e calci, tanto da causarne la morte.
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