La piccola Dorrit
- Autore
- Charles Dickens
- Editore
- Libri da leggere
- Pubblicazione
- 15/12/2015
- Valutazione
- 1
- Categorie
Nell’opera l’autore vuole muovere due critiche. La prima alla burocrazia inglese dominata dal non agire e dalla lungaggine di ogni procedura. Il capitolo decimo è interamente dedicato alla descrizione dell’Ufficio delle Circonlocuzioni. La seconda alla società borghese e, in particolare, a coloro che sacrificano tutto alla società.
La prigione ed il labirinto sono le due figure retoriche che caratterizzano il romanzo. La prima è trattata quando l’autore parla della prigione di Marshalsea di Londra in cui venivano rinchiusi i debitori insolventi (venne chiusa nel 1841). Qui venne rinchiuso il padre di Amy. Bisogna ricordare, però, che anche il padre dello scrittore venne carcerato lì a causa dei debiti. Dunque, la questione potrebbe sembrare avere una reminescenza autobiografica. La seconda metafora, ossia quella del labirinto, si esprime grazie alla trama intricata e complicata che Dickens realizza nel romanzo: numerosi personaggi, storie secondarie, giochi di rimandi. Un altro simbolo dell’intricato labirinto si rintraccia nel linguaggio, spesso assurdo e senza senso oltre che bizzarro. E’ proprio il linguaggio ad arricchire una storia, spesso grottesca, che è rappresentata ne La piccola Dorrit.
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Recensioni e articoli
La piccola Dorrit — Mangialibri
Il 1 dicembre del 1855 Charles Dickens comincia a pubblicare in fascicoli il romanzo La piccola Dorrit: la pubblicazione si concluderà nel 1857. L’atmosfera del romanzo è talmente cupa che fin dalle prime pagine afferra alla gola e toglie il respiro. Una patina di mistero aleggia sulla storia e Dickens lo svela poco a poco, gestendo indizi e dettagli. Leggi tutta la recensione
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