Sembrava il paradiso (Universale economica)

Sembrava il paradiso è l’ultimo romanzo di John Cheever, apparso solamente quattro mesi prima della sua morte. Il protagonista, Lemuel Lears, è un vecchio gentiluomo che vive in un paesino incantato, dove non è ancora arrivato un fast-food e neppure la ristrutturazione delle grandi ville per farne case di riposo per anziani alla fine del loro ciclo vitale. Il paradiso di Lears è rappresentato da un laghetto, il laghetto dei Beasley, dove ama pattinare d’inverno, un posto incantevole destinato però a scomparire a causa della speculazione edilizia e dell’inquinamento. Si sviluppa così un’intricata vicenda incentrata sul crudo ritratto della vita sessuale e sentimentale di Lears: vedovo gaudente, impegnato a non diventare anch’egli una discarica, si divide tra ricordi, incontri con una bella e capricciosa signora, istantanee follie omosessuali con il ragazzo dell’ascensore e la consolazione emotiva con un suo coetaneo. Perché in fin dei conti il suo problema, la sua vera paura, era proprio quella: la fine dell’amore.

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“Il mio amico era un principe, e Verona era la sua città, ma i treni dei pendolari, le case bianche dietro gli alberi di tasso, le strade e gli uffici di New York erano divenuti il suo ambiente, e andava vestito con un cappello verde di felpa e un malconcio impermeabile strettamente allacciato alla cintola, con una bruciatura di sigaretta su una manica.” La storia di un italiano che ama così ...

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“Ripensò al freddo che la faceva tremare, a quanto bianca fosse la neve, a quanto furtivi fossero i lupi e si domandò perché il buon Dio aveva dato alle persone una così ampia possibilità di scelta rendendo la vita tanto assurda e diversa.” La “perdita dell'innocenza” di una ragazza italiana di campagna che, al seguito di una famiglia americana presso cui si mette a servizio, va a vivere negli ...

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