Sono una snob? (Elementi Vol. 12)
Accanto alla Virginia su cui si è sempre posto i riflettori, accanto alle sofferenze e alle difficoltà, emerge da queste pagine la sua voglia di vivere e di testare l’esistenza con le sue armi più affilate: l’umorismo, la curiosità, l’intelligenza e la sensibilità.
Una ricerca nel vissuto e nella scrittura per riuscire a fissare e a catturare sulla carta la fluidità e l’instabilità della vita, degli esseri umani e dei loro pensieri: un affronto al realismo da cui emerge chiara la personalità e l’originalità di una grande scrittrice.
Il saggio per Virginia diventa l’involucro perfetto per contenere le sue cavalcate sul reale e sugli eventi, capace di rivelare le associazioni, gli stimoli, i pensieri, gli aneddoti che sovrapponendosi modulano il suo sentire. Sono le sensazioni che appaiono - le sue - che caratterizzano il tono particolare della voce mutevole e imprevedibile.
In "Sono una snob?" la scrittura procede vivida e vivace, contorna gli eventi e le situazioni che l’hanno ispirata per trattare gli argomenti che più le stanno a cuore: egocentrismo e riservatezza diventano il pretesto per un’ironica critica della società coeva; Londra, la sua amata metropoli, si materializza dalla suggestione di un pomeriggio d’inverno in "A zonzo per le vie di Londra"; la scrittura e l’ispirazione creativa sono alla base de "Il committente e il croco"; in "La macchia sul muro", un’incomprensibile macchia conduce a imprevedibili riflessioni; "Pensieri di pace durante un bombardamento aereo" si confronta la terribile amarezza provocata dal maschilismo e dal senso di impotenza di fronte alla guerra; la vita, e la battaglia per resistere alla morte sono i temi di "La morte della falena".
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