Una specie di solitudine: I diari
I diari di John Cheever, scritti dalla fine degli anni quaranta fino alla sua morte nel 1982. Cheever era un uomo pieno di contraddizioni: amava la moglie e i figli, ma si sentiva profondamente solo; amava le donne, ma amava anche gli uomini; si odiava perché aveva il vizio di bere, ma per gran parte della vita non riuscì a smettere; era un grande scrittore, ma la sua sensibilità era così pronunciata da limitarlo come persona. In queste pagine ci è data la possibilità di seguirlo in un dialogo serrato con se stesso, di ascoltarlo mentre cerca di capire e registrare le infinite variazioni della luce e del suo intimo sentire. Qui la scrittura di Cheever è totalmente libera, folgorante, una fonte inesauribile di poesia e di struggenti considerazioni sulla natura dell’amore, del sesso, del desiderio e della vita.
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Il guaio di Marcie Flint
“Sto scrivendo a bordo della motonave Augustus, in mare da tre giorni. Ho una provvista di crema di noccioline, e sono un evaso dai suburbi di tutte le grandi città. Che buchi! I suburbi, intendo. Dio mi guardi dai treni vicinali che ti riportano a casa, la sera, con l’idea che la casa è la roccaforte dell’uomo” Che cos'ha combinato Marcie per far scappare suo marito di gran lena dall'altra ...
John Cheever — Feltrinelli Editore
Il pullman per il St. James
“Per gli innamorati, toccarsi significa trasformarsi. Ogni parte del loro corpo sembra cambiare, e diventano qualcosa di diverso e migliore. Quella parte della loro esperienza che è distinta e separata, la totalità degli anni precedenti il loro incontro si trasforma, appare in funzione di quel momento.” Anche quando la relazione è illecita, nata da sporadici incontri alla fermata dell'autobus ...
John Cheever — Feltrinelli Editore
Percy
“Uno dei membri che ricordo meglio del lato materno della famiglia era una zia che si faceva chiamare Percy e che fumava il sigaro. Non c’era nessuna ambiguità sessuale in questo. La zia era adorabile, bella e intensamente femminile.” Frammenti di una storia sparita dalle cronache di una famiglia che tutto cancella: una zia che sceglie un nome maschile, dedita a un'arte che la farà tribolare ...
John Cheever — Feltrinelli Editore
Un altro racconto
“Il mio amico era un principe, e Verona era la sua città, ma i treni dei pendolari, le case bianche dietro gli alberi di tasso, le strade e gli uffici di New York erano divenuti il suo ambiente, e andava vestito con un cappello verde di felpa e un malconcio impermeabile strettamente allacciato alla cintola, con una bruciatura di sigaretta su una manica.” La storia di un italiano che ama così ...
John Cheever — Feltrinelli Editore
Clementina
“Ripensò al freddo che la faceva tremare, a quanto bianca fosse la neve, a quanto furtivi fossero i lupi e si domandò perché il buon Dio aveva dato alle persone una così ampia possibilità di scelta rendendo la vita tanto assurda e diversa.” La “perdita dell'innocenza” di una ragazza italiana di campagna che, al seguito di una famiglia americana presso cui si mette a servizio, va a vivere negli ...
John Cheever — Feltrinelli Editore
Il mondo delle mele
“In quel momento stava facendo ciò che aveva fatto il padre: si era slacciato le scarpe, poi i bottoni della camicia e, cosciente che una pietra ricoperta di muschio o la forza della corrente potevano significare la sua fine, entrò nudo nel torrente, urlando di gioia, proprio come suo padre.” Asa Bascomb, un famoso poeta americano, si rifugia in un paesino a sud di Roma dove sogna il Nobel e ...
John Cheever — Feltrinelli Editore