Il papiro di sangue: Codex Iscariota - Vol. 1

CODEX ISCARIOTA

Un ordine tradito.
Un vangelo proibito.
Un uomo solo contro l'impero della fede.


1291.
La Cristianità sta morendo dove è nata. San Giovanni d’Acri, l’ultima roccaforte crociata in Terra Santa, è un animale ferito circondato dagli sciacalli. Mentre l’immenso esercito del Sultano al-Ashraf Khalil stringe d’assedio le mura con macchine da guerra ciclopiche, all’interno della città regnano la corruzione, la paura e il mercato delle anime.
È in questo inferno di polvere e caldo che arriva Tancredi di Valneve, giovane nobile piemontese esiliato dalla sua famiglia e costretto a indossare il mantello bianco del Tempio. Tancredi cerca onore e redenzione, ma trova un Ordine decadente, guidato da logiche mercantili e da una Chiesa pronta a vendere i suoi martiri per un pugno di bisanti.
Mentre la morte piove dal cielo sotto forma di fuoco greco e pietre, Tancredi viene trascinato in una guerra invisibile, combattuta non sulle mura, ma nelle viscere umide della Fortezza Templare. Qui, il vecchio custode Fra Geremia protegge un segreto capace di far crollare le fondamenta stesse di Roma: il Codex Iscariota, la testimonianza perduta e proibita dell’apostolo traditore.
Quando le mura cedono e il Gran Maestro Guillaume de Beaujeu muore nel fango tra le braccia di Tancredi, il cavaliere riceve un’ultima, disperata missione: salvare il Codex dalle mani di una fazione interna di Templari corrotti e dagli emissari di una Chiesa che vuole distruggerlo.
In una cripta invasa dal mare, Tancredi uccide per proteggere il piombo che porta alla cintura. Fugge da una città in fiamme, lasciandosi alle spalle l’amore impossibile per la nobile Isabella e i cadaveri dei suoi fratelli.
Divenuto un reietto, braccato per tutto il Mediterraneo dagli sgherri del perfido Goffredo di Montbéliard, Tancredi attraversa un’Italia devastata e ipocrita, dove l’oro delle decime costruisce ville invece di eserciti. Spogliato del suo rango, della sua spada e della sua fede negli uomini, Tancredi comprende che l'unica via di salvezza è l'oblio.
Sulle Alpi sferzate dal vento d'inverno, davanti al portone della Sacra di San Michele, Tancredi di Valneve muore al mondo.
Al suo posto nasce Fra Malachia, un monaco senza passato, custode silenzioso di una verità che attende nel buio il momento di risorgere.

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