Perché è giusto
Quattro generazioni, una sola famiglia, e un secolo di storia italiana che attraversa guerre, boom economici, disillusioni sociali e rivoluzioni digitali.
Dal sole crudele dell’Etiopia coloniale all’èra iperconnessa dei social media e degli smartphone, questa appassionante saga familiare intreccia traiettorie personali e grandi eventi collettivi, mostrando come le dinamiche e le scelte dei singoli di ogni epoca plasmino la sorte delle vite successive.
Un romanzo corale, lirico e feroce, che ritrae l’Italia attraverso lo specchio deformante ma autentico di un’unica stirpe. Tra silenzi ereditati, legami tenaci, conflitti generazionali e il bisogno disperato di essere visti e amati, è un’opera-mondo che indaga con lucidità e tenerezza ciò che ci tiene insieme — o ci divide. Offrendo uno spaccato intimo e universale della condizione umana, e interpellandoci sui valori (esistenziali, civili, “politici”) e sulla loro trasmissione.
È un libro che racconta di noi, delle nostre radici, e del modo in cui affrontiamo il tempo: un energico promemoria che parla a chiunque abbia intravisto almeno una volta quella fibra viva, fatta di memoria e attesa, che conduce il peso del passato, l’urgenza del presente e l’insicurezza del futuro fino a un unico immenso respiro.
In un’edizione di pregio: 360 pagine, formato generoso (18×26 cm), copertina rigida satinata.
Bello, e bello corposo.
Dal sole crudele dell’Etiopia coloniale all’èra iperconnessa dei social media e degli smartphone, questa appassionante saga familiare intreccia traiettorie personali e grandi eventi collettivi, mostrando come le dinamiche e le scelte dei singoli di ogni epoca plasmino la sorte delle vite successive.
Un romanzo corale, lirico e feroce, che ritrae l’Italia attraverso lo specchio deformante ma autentico di un’unica stirpe. Tra silenzi ereditati, legami tenaci, conflitti generazionali e il bisogno disperato di essere visti e amati, è un’opera-mondo che indaga con lucidità e tenerezza ciò che ci tiene insieme — o ci divide. Offrendo uno spaccato intimo e universale della condizione umana, e interpellandoci sui valori (esistenziali, civili, “politici”) e sulla loro trasmissione.
È un libro che racconta di noi, delle nostre radici, e del modo in cui affrontiamo il tempo: un energico promemoria che parla a chiunque abbia intravisto almeno una volta quella fibra viva, fatta di memoria e attesa, che conduce il peso del passato, l’urgenza del presente e l’insicurezza del futuro fino a un unico immenso respiro.
In un’edizione di pregio: 360 pagine, formato generoso (18×26 cm), copertina rigida satinata.
Bello, e bello corposo.
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Non ci sono ancora recensioni o articoli
Altri libri di Luigi Manglaviti
La Memoria e il Dubbio
Intrattenimento di classe superiore. Un “noir” intenso, di sapore cinematografico, ambientato in varie città d’Europa. Un giallo a tinte forti che è anche e soprattutto una dichiarazione d’amore per la narrativa letteraria e per il piacere di leggere. Da un certo momento in poi i gialli si sono chiamati così per l’invenzione di un grafico francese che volle tale colore per la collana ...
Luigi Manglaviti — Rainkids - Luigi Manglaviti