Il Sangue della pietra

Ciò che non può essere conquistato, resta libero

Inverno del 1874. Mentre il vento taglia le pianure e la neve avvolge le Black Hills, una spedizione militare incaricata di esplorare un territorio sacro ai Lakota svanisce senza lasciare traccia. Non ci sono superstiti, né rapporti, né colpevoli. Solo il silenzio.
Il colonnello Braden, uomo dell’intelligence militare, incarica un ex scout dell’esercito, Jake “Colt” McCloud, di scoprire la verità. Colt ha combattuto sotto il comando di Custer, ha lasciato l’uniforme e i gradi, ma non ha mai smesso di vedere quello che altri ignorano: i confini tra verità e menzogna, giustizia e potere, gloria e devastazione.
Nel cuore delle colline nere, Colt si trova al centro di un gioco mortale: militari corrotti, società segrete, agenti senza patria e un simbolo antico che pare affondare le radici in una spedizione scomparsa nel 1741.
Una pietra. Una lancia. Un disegno inciso nella roccia che parla di terre che non si possono possedere e di popoli che non si piegano.
Tra duelli, imboscate e tradimenti, il passato di Colt si intreccia con quello del generale Custer, l’ombra di un nemico che non accetta testimoni né verità. Ma nel viaggio c’è anche una donna, figlia di uno dei burattinai dell’ombra, e forse l’unica in grado di scegliere una strada diversa.

"Il Sangue della Pietra" è un romanzo western storico teso e profondo, dove la frontiera non è solo un confine geografico, ma il punto esatto dove la coscienza e la sopravvivenza si sfidano, e dove l’archeologia diventa campo di battaglia tra memoria e potere.
Perché in certi territori, non è l’oro che uccide gli uomini. È quello che rappresenta.

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