Il senso inverso del colabrodo
Bruno Romanetti è un quarantunenne che impiega le giornate terrorizzando la gente coi versetti dell'Apocalisse al solo fine di vendere polizze assicurative. Lavora per la FAAC che, suo malgrado, è in odore di fallimento. Da lungo tempo coltiva il sogno di pubblicare un romanzo che, però, viene snobbato da tutti gli editori eccetto uno, Ezio De Amicis, il quale gli propone di snaturarlo per renderlo “più appetibile” per il mercato attuale, cosa che lo fa andare su tutte le furie. Il giorno del licenziamento, spinto da problemi economici, prende le due decisioni più insensate della sua vita: acquistare una maschera per celare la sua vera identità ed esibirsi come webcam boy al fine di racimolare qualche soldo, e tentare di scrivere sceneggiature porno per la Mela Proibita Production. Personaggi bizzarri e stralunati lo accompagneranno lungo quella che può definirsi, a tutti gli effetti, la sua tragedia personale, ma in questo caso la commedia la fa da padrona e l'insuccesso, forse, ha i giorni contati.
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SEMBRAVA UNA BUONA IDEA di FULVIO STRANO
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