Bambino a Roma
L’infanzia, in particolare gli anni romani: la scoperta del mondo, i riti di passaggio, l’innamoramento per una città magnifica che si rialza dalle macerie della guerra, per una lingua appresa leggendo le pagine di cronaca e ascoltando le canzoni alla radio. Sono i vagabondaggi di Chico bambino al seguito del padre, storico di fama che ha ricevuto un incarico alla Sapienza, in quella Roma che il cinema dell’immediato dopoguerra restituisce al nostro immaginario. Bambino a Roma scorre come un fiume che trasporta una vicenda umana intensa e irresistibile fino alla nostalgia malinconica di un tempo che diventa presente. Un tour sentimentale che si conclude con un commosso e straniante ritorno al vecchio appartamento occupato dalla famiglia Buarque negli anni cinquanta.
“Chico Buarque attinge alla sua storia familiare per costruire un romanzo dove realtà e fantasia si fondono. Un pallone e una bicicletta sono le sue madeleine.”
Isabel Coutinho, Público
“Chico Buarque attinge alla sua storia familiare per costruire un romanzo dove realtà e fantasia si fondono. Un pallone e una bicicletta sono le sue madeleine.”
Isabel Coutinho, Público
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